La creatività strabordante di Morrissey va ben oltre la musica. L’ex leader degli Smiths debutta come romanziere con il suo primo libro List of the lost, che vedrà la luce il prossimo 24 settembre. Edito dalla Penguin, che ne aveva già pubblicato l’autobiografia nel 2013, il volume sarà disponibile per ora solo in Gran Bretagna, Irlanda, Australia, India, Nuova Zelanda e Sud Africa.
Non si hanno molti dettagli riguardo la trama del romanzo se non una nota scritta da Morrissey sul sito della casa editrice: «Fate attenzione al romanziere… intimo e indiscreto… si crede un profeta… ecco quali sono i fatti… una storia americana dove, ovviamente, il male vince sul bene e nessuno visse per sempre felice e contento, perché le insidiose fitte che qui vengono dall’assenza di esperienza delle figure in carne ed ossa, sono la ragione per cui niente potrà mai essere abbastanza. Leggere un libro è come permettere che una radice sprofondi. List of the Lost rappresenta la realtà di ciò che è vero in contrapposizione a ciò che ammesso come vero».
Criptico, non c’è altro da aggiungere. In puro stile Morrissey quando parla della proprie arte. Il cantante, al contrario, non è per nulla controverso quando si tratta di esprimere la propria opinione in campo politico.
Moz, infatti, durante la sua esibizione come headliner all’FYF Fest di Los Angeles ha “suggerito amabilmente” ai suoi fans di non votare assolutamente Donald Trump alle prossime presidenziali, che si svolgeranno nel 2016. Durante una pausa tra un brano e l’altro, l’artista si è così rivolto al suo pubblico: «Ho una domanda per tutti voi, siete pronti per il presidente Trump?», e ha aggiunto: «Vi scongiuro non votatelo».
Ma non è tutto. Ospite del programma Larry King Now, Morrissey ha criticato duramente il comportamento di Obama, troppo dalla parte della polizia e troppo poco garante dei diritti degli afro-americani, in seguito alle recenti questioni che hanno visto la morte di persone di colore per mano di agenti di polizia. In un’altra intervista aveva definito l’attuale presidente “Bianco dentro”.
Insomma, il Moz non è certo uno che le manda a dire, ed è evidente.