La musica per far crescere le piante contenuta nel disco cult anni ’70 di Mort Garson Mother Earth’s Plantasia rifatta con quattro sintetizzatori analogici e i visual di Andrew Quinn, una rivisitazione «provocatoria e affettuosa» di Giuseppe Verdi pochi giorni dopo la prima della Scala dove verrà rappresentata La forza del destino, una trascrizione per tastiere giocattolo e violino di Stockhausen, un tributo alle colonne sonore classiche di animazioni e uno alle musiche dei videogame.
È solo una parte del programma di Puntuale 2025, il festival dell’etichetta discografica 19’40” che partirà il 25 settembre al Biko di Milano e continuerà fino a maggio proponendo in tutto sette appuntamenti che prevedono «ascolto, musica e divulgazione».
Roba difficile, cervellotica, noiosa? No, tutt’altro. 19’40”, etichetta di musica anti-classica su abbonamento di Enrico Gabrielli (Calibro 35, Winstons), Sebastiano De Gennaro (Baustelle, Capossela, Silvestri), Francesco Fusaro e Marcello Corti mira a liberare la musica colta e sperimentale da polvere e rigidità. Nel catalogo, affidato per lo più agli Esecutori di Metallo su Carta, c’è di tutto, dalle trascrizioni di gruppi come Zu e Bologna Violenta a Pinocchio passando per le musiche dei compositori afrodiscendenti.
Oltre ai concerti citati, al Biko si sentiranno una retrospettiva del compositore americano Morton Feldman e una serata dedicata alla musica elettronica pionieristica di Chino “Goia” Sornisi, il tutto con biglietti sempre a 10 euro (+ prevendita e tessera Arci). «Puntuale è un contenitore di idee» dice Gabrielli. «Ogni data è un insieme di musica eseguita, musica raccontata, aneddoti, proiezioni, divagazioni e sabotaggi. Venite perché sicuramente saranno appuntamenti… puntuali!».
Il programma: