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Neil Young ha scritto un’altra lettera aperta a Donald Trump

«Non farò causa solo perché sei a capo del governo che deve gestire il Covid-19», ha scritto il cantautore, furioso dopo l’utilizzo delle sue canzoni nel comizio a Mount Rushmore

Foto: Suzanne Cordeiro/Shutterstock

Nonostante Neil Young si sia opposto pubblicamente più volte, Donald Trump continua a usare Rockin’ in the Free World nei suoi comizi. Qualche giorno fa, durante l’evento a Mount Rushmore, ha aggiunto alla scaletta anche Cowgirl in the Sand e Like a Hurricane. Inizialmente Young ha commentato solo su Twitter, ma ora ha pubblicato sul suo sito un’altra lettera aperta rivolta a Trump.

«Nonostante io abbia chiesto più volte di non usare la mia musica, perché farlo suggerisce che io supporti la tua agenda politica, hai continuato a mettere le mie canzoni ai tuoi eventi senza preoccuparti dei miei diritti. Sono anche stato preso in giro su Twitter», scrive Young. «Non farò causa (anche se ne avrei certamente diritto) solo perché sei a capo del governo che deve gestire il Covid-19 in America, e non vorrei distrarti dall’importante lavoro di questi giorni, necessario a proteggere e salvare le vite degli americani», continua il cantautore. «Considerando l’enorme potere che ti ritrovi a gestire, ti auguro il meglio nella battaglia per salvare le vite degli americani da questa minaccia».

Dopo aver supportato Bernie Sanders nelle ultime primarie del Partito Democratico, ora Neil Young è un convinto sostenitore di Joe Biden. All’inizio del mese ha pubblicato una nuova versione di Lookin’ for a Leader, una canzone che ha scritto nel 2006, e incoraggiato i suoi ascoltatori ad abbandonare Trump e supportare l’ex vice presidente Biden. «Ti suggerisco di ascoltare la mia canzone», ha scritto nella lettera. «Credo che sarebbe un’aggiunta interessante al tuo prossimo comizio».

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