In un lungo post pubblicato su Facebook, Neil Young ha messo in chiaro come si sente rispetto a Trump che usa le sue canzoni durante la campagna: «YOUNG CONTINUA A NEGARE IL PERMESSO A TRUMP DI USARE LA SUA MUSICA», ha scritto il cantautore, allegando un breve video in cui urla sul palco molto chiaramente «Fuck you, Donald Trump».
I primi accenni alla questione dei diritti sono stati fatti in un’intervista a Reuters in cui Young ha dichiarato che erano stati acquistati i diritti per l’uso del brano Rockin’ in The Free World per la campagna di Donald Trump: «Una volta che la canzone è pubblicata, tutti la possono usare per qualsiasi cosa», dice Young nell’intervista.
In seguito, Young ha fatto notare che c’è una differenza legale tra ottenere i diritti per uso commerciale e una licenza per uso in luoghi pubblici. La richiesta fatta per la campagna richiede il consenso dell’artista. «Quando ho scoperto che [Trump] ha usato la mia canzone per la sua campagna, il mio manager ha chiamato subito il suo ufficio chiedendo di smettere di usarla immediatamente», scrive Young. «Pensavamo l’avesse fatto. Invece, sfortunatamente, scopro che la usa ancora».
Young sostiene che quando il management ha contattato Trump, il candidato ha iniziato a «lanciare insulti» e ha pubblicato una foto fuori dal contesto – una foto scattata mesi prima che Trump si candidasse durante un incontro con gli investitori organizzato dalla Pono, la compagnia di Young che produce un lettore musicale ad altissima risoluzione.
Young dichiara di essere un sostenitore di Bernie Sanders, «secondo me, la persona migliore per questo lavoro. La campagna non è finita finché non è finita».