Neil Young teme di non poter più entrare negli Stati Uniti di Trump dopo il tour europeo che partirà a giugno. Perché ha la cittadinanza canadese oltre che americana e per le sue opinioni su Donald Trump.
«Se dovessi parlare di Donald J. Trump mentre sono in tour in Europa, potrei diventare una di quelle persone a cui viene vietato l’ingresso quando tornano in America o che vengono messe in prigione a dormire sul pavimento con una coperta in alluminio. È una cosa che sta succedendo», scrive il musicista nel suo sito ufficiale. «È così, gente. Se parlate male di Trump o della sua amministrazione, correte il rischio di essere respinti alla frontiera. E questo se siete canadesi. Se avete la doppia cittadinanza come me… chi lo sa? Lo scopriremo assieme».
Lo scorso mese tre membri degli UK Subs sono stati respinti alla frontiera degli Stati Uniti. Secondo il bassista Alvin Gibbs, potrebbe essere per via delle opinioni espresse contro Trump. A marzo il governo francese ha protestato perché un ricercatore in missione per il Centre National de la Recherche Scientifique è stato respinto alla frontiera dopo che sul suo telefono sono stati trovati messaggi privati scambiati con gli amici a proposito dell’amministrazione Trump.
«Che cosa dice della nostra libertà il fatto che se penso che Donald Trump sia il peggior presidente della storia del nostro grande Paese, potrebbero impedirmi di tornare?», continua Young. «Amo l’America e la sua gente, la sua musica, la sua cultura. Ricodate la libertà di espressione? A giudicare dagli ultimi atti del governo degli Stati Uniti, sembra che le persone che esprimono liberamente la propria opinione si espongano a una inesistente legge di Trump».
«Se hai votato per Kamala Harris e non per Trump, potresti finire in prigione o essere punito in qualche maniera se non hai giurato fedeltà… a cosa? Quant’è da smidollati tutto questo? Trump non è in grado di affrontare chi non è d’accordo con le sue idee?».