Come riporta il New York Times, da gennaio Billboard – la rivista che da 125 anni è famosa per mettere in fila ogni settimana i migliori album in base alle vendite – ha deciso di adeguarsi ai tempi e cambiare il suo metro di giudizio. Con l’ascesa dei servizi di streaming, sia gratuiti che a pagamento, il mondo della musica è cambiato profondamente e il numero delle copie vendute non basta più a determinare davvero quella che la gente ascolta.
Per questo Billboard ha deciso di affrontare finalmente il ruolo di YouTube, la piattaforma che domina il modo in cui consumiamo musica online, e degli altri servizi di streaming: dal prossimo 3 gennaio le riproduzioni su YouTube, Apple Music, Spotify, Tidal e Vevo conteranno per la classifica principale della rivista, la Billboard 200.
“[Le piattaforme di streaming] sono una parte importante della fruizione musicale di oggi ed è ora di riconscerlo”, ha detto Deanna Brown, presidente di Billboard-Hollywood Reporter Media Group, al New York Times.