«Nessuno era in grado di funzionare durante le registrazioni in studio… In un certo senso è stata una cosa positiva, ha permesso alle canzoni di sopravvivere a qualsiasi manomissione. Avevamo questi brani rozzi, musica che risuonava insieme ai nostri sentimenti», Nick Cave ha raccontato così (durante un’intervista a Noisey) il periodo successivo alla morte del figlio.
Cave e i Bad Seeds sono tornati in tour dopo quasi tre anni di assenza. La tragedia che ha colpito la sua famiglia è stata ampiamente raccontata nel documentario One More Time With Feeling, e sembra che adesso il cantautore riesca a lavorare normalmente: «Adesso riusciamo a stare insieme e a suonare. Diciamo che stiamo imparando… a volte non è esattamente un successo. Prima era il caos. Era un totale caos emotivo, 24 ore al giorno. Non avevamo il controllo di niente, non riuscivamo a organizzare le nostre emozioni».
Il cantautore si riferisce al periodo delle registrazioni di Skeleton Tree, l’album inciso poco dopo la morte del figlio. «Forse la musica era uno specchio di quel terribile incidente. Più lavoravamo ai brani più diventavano inefficaci, alla fine siamo stati quasi costretti a pubblicare questo disco puro, non artificiale. In studio, durante le registrazioni di Skeleton Tree… non avevo davvero idea di cosa stesse succedendo».