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Nicki Minaj, ormai è #ballsgate

Ne hanno parlato persino Anthony Fauci e il ministro della salute di Trinidad: «Nessun testicolo gonfio per il vaccino». Lei ribatte colpo su colpo: «Perché non citate il tweet in cui dico che mi vaccinerò?»

Foto press

Dopo che Nicki Minaj ha scritto che non si sarebbe vaccinata per partecipare al Met Gala e che sta «facendo delle ricerche» sugli effetti indesiderati giacché «mio cugino a Trinidad non vuole fare il vaccino perché un suo amico l’ha preso ed è diventato impotente e i suoi testicoli si sono gonfiati», negli Stati Uniti è scoppiato un piccolo #ballsgate.

Prima è intervenuto Anthony Fauci, l’immunologo americano che guida il National Institute of Allergy and Infectious Diseases ed è il volto più riconoscibile della campagna vaccinale negli Stati Uniti. Rispondendo a una domanda di Jake Trapper della CNN, Fauci ha detto che «non vi è alcuna prova» di quanto affermato da Minaj a proposito dell’effetto dei vaccini sull’apparato riproduttivo, e che «non c’è ragione di immaginare che possa accadere».

A proposito dei danni causati dalla disinformazione, Fauci ha detto che «l’unica cosa che possiamo fare per fronteggiarla è fornire le corrette informazioni e smontare le affermazioni false, che in questo caso potrebbero essere del tutto innocenti. Non sto accusando Nicki Minaj di alcunché, dico solo che dovrebbe pensarci due volte prima di diffondere informazioni prive di base scientifica».

Dopo Fauci, anche il ministro della salute di Trinidad e Tobago ha affrontato la questione durante una conferenza stampa che ha tenuto ieri. Terrence Deyalsingh, questo il nome del ministro del Paese dove vivrebbe l’amico del cugino della cantante, ha detto che «abbiamo controllato e per quel che ne sappiamo ora, non è stato riportato alcun effetto collaterale di quel genere. La cosa triste è che abbiamo perso un sacco di tempo dietro a questa storia, perché prendiamo sul serio ogni segnalazione, che provenga dai media tradizionali o dai social media».

Intanto, nel giro di due giorni, Minaj ha scritto decine di tweet sull’argomento, ribattendo colpo su colpo alle critiche. Ha spiegato di non avere mai citato la storia dei testicoli come ragione per cui non si vaccina e che i media hanno (per lei volutamente) ignorato un altro tweet in cui scrive che si vaccinerà per andare in tour, anche se spinta dalle regole, e che raccomanda di farlo se si vuole lavorare.

È naturalmente emersa la questione razziale. A proposito di un intervento in tv di Joy-Ann Reid, ha scritto: «Ecco cosa succede quando non vedi l’ora di fare a pezzi un’altra donna nera (su richiesta dell’uomo bianco) e non ti curi di leggere tutti i miei tweet».

Alcune critiche le sono piovute addosso per avere lodato l’intervento in sua difesa di Tucker Carlson, l’anchorman di destra di Fox News. A chi ha scritto che Carlson è razzista e sostenitore del nazionalismo bianco, Minaj ha replicato: «Bene. Non posso parlare, dare ragione o anche solo prestare ascolto a persone di un determinato schieramento politico. La gente non è più umana. Se arriva un nero e Democratico che dice che devi ficcarti delle biglie su per il culo, lo devi fare. Se qualcuno di un altro partito ti dice “attento al bus!”, tu lo ignori e finisci sotto».

A chi le dice che dovrebbe andare a parlare alle Nazioni Unite risponde: «Sono stata invitata alla Casa Bianca. Penso sia un passo nella giusta direzione. Sì, ci andrò. E mi vestirò con un completo rosa tipo La rivincita delle bionde in modo che si capisca che faccio sul serio. Farò domande per conto della gente che è stata presa in giro solo perché si è comportata in modo umano» (aggiornamento: un portavoce della Casa Bianca non parla di invito, ma dell’offerta «di una telefonata con uno dei nostri medici a proposito della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini»).

La faccenda ovviamente ha creato vari tweet umoristici. Questo ad esempio sarebbe il cugino di Minaj a Trinidad:

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