Sete di brit pop? Voglia di anni Novanta? Tirate fuori le gazelle e piazzatevi davanti al televisore, i Blur stanno arrivando. No Distance Left to Run verrà trasmesso per la prima volta il 3 febbraio su Sky Arte alle 21.10.
Il titolo del docu-film riprende uno dei singoli del sesto album dei Blur, 13 (1999), quello uscito dopo Coffee & Tv, una canzone piuttosto intima per Damon, tremendamente privata e struggente, che racconta della fine della storia con la cantante delle Elastica, Justine Frischmann.
Il documentario diretto dalla coppia di registi Dylan Southern e Will Lovelace racconta la parabola artistica e personale dei Blur, dai loro esordi negli anni ’90 alla rottura, fino alla loro reunion suggellata con il concerto del 2009 all’Hyde Park di Londra.
No Distance Left to Run è uscito nei cinema del Regno Unito all’inizio del 2010, molto prima del grande ritorno dei Blur con The Magic Whip (2015), e andrà in onda per la prima volta in televisione mercoledì 3 febbraio alle 21.10 su Sky Arte HD, canali 120 e 400 di Sky.
Un documentario raccontato attraverso gli occhi e le parole di tutti i membri del gruppo: Damon Albarn, Graham Coxon, Alex James e Dave Rowntree, arricchito da interviste, spezzoni di concerti e rari filmati di backstage, che mostra come la loro carriera sia stata colma di successi, ma anche piena di difficoltà, di delusioni, di rapporti problematici con l’alcol e le droghe.
In No Distance Left to Run non manca naturalmente la cura per la storia musicale dei Blur, i loro album, le loro hit, i loro concerti, la loro storica rivalità con gli Oasis. I registi seguono il loro percorso da vicino, raccontando le ragioni che hanno spinto Coxon ad andarsene dal gruppo nel 2002 nel bel mezzo delle registrazioni di Think Tank e mostrano come la decisione di tornare a suonare di nuovo insieme, con uno straordinario concerto svoltosi il 2 luglio ad Hyde Park, sia stata una scelta matura e ricca di emozioni per loro e per i loro tanti fan.