Manca poco all’uscita di Who Built The Moon?, il terzo disco solista di Noel Gallagher targato High Flying Birds, in arrivo previsto per il prossimo 24 novembre. Per quella data sarà finalmente possibile, per chi lo desideri, confrontare il lavoro di The Chief con quello di Our Kid, il fratellino Liam tornato da poco con il suo primo disco As You Were.
Nel frattempo Noel ha condiviso It’s A Beautiful World, ultimo estratto dal nuovo album dopo Holy Mountain e Fort Knox. Tuttavia, se cercavate i suoni dei bei tempi andati – di Supersonic o Don’t Look Back In Anger, per intenderci – rimarrete un po’ spiazzati nel sentire il nuovo materiale di Gallagher. Sintetizzatori, drum machine, la voce piena d’effetti: con questo album, per sua stessa ammissione, Noel ha preso il più le distanze dal suo sound marchio di fabbrica, lavorando insieme al producer David Holmes.
Fra i brani pubblicati finora, It’s A Beautiful World è certamente il pezzo più sperimentale e coraggioso, e se i fan più radical degli Oasis forse non apprezzeranno la svolta Cosmic Pop del loro beniamino, la decisione di Noel di rinnovarsi totalmente è una presa di posizione importante; soprattutto in una scena musicale in cui osare è un rischio elevato, soprattutto per chi, come lui, potrebbe suonare Wonderwall per tutta la vita con il benestare di tutti.