La reunion degli Oasis non avrebbe senso. Lo ha detto (di nuovo) Noel Gallagher in un’intervista concessa a Pub Talk, gli appuntamenti con le chiacchiere da pub degli ex calciatori Ray Parlour e Alan Brazil. Gallagher ha anche detto en passant che potrebbe accadere, ma «in circostanze straordinarie».
«Potrà sembrare strano», ha detto Noel, «ma gli Oasis vendono lo stesso numero di dischi all’anno di quando eravamo assieme. Siamo popolari oggi quanto allora. E mi sta bene così».
Ci sta che gli Oasis siano popolari quanto un tempo. Più difficile credere che oggi vendano quanto allora. Nei dieci anni a cavallo tra i ’90 e i 2000 sono stati la band di maggior successo del Regno Unito, con dischi venduti in quantità, cifre oggi semplicemente impossibili da raggiungere a meno che non ci si chiami Adele o Taylor Swift. È vero però gli album degli Oasis appaiono regolarmente nella classifica dei più venduti a fine anno nel Regno Unito.
«Se ci rimettessimo assieme» ha detto ancora Noel «diventerebbe un circo e non avrebbe senso. Lasciamo le cose come stanno. Sono felice così. Lui (nel senso del fratello Liam, ndr) fa la sua cosa. Voglio dire, fa ancora sold out a Knebworth. Buon per te, amico».
Per sottolineare meglio il suo punto, Noel Gallagher ha chiesto retoricamente: «Andresti in vacanza con la tua ex?» (la risposta di Parlour: «Se paga lei, sì»).
Nella stessa intervista, Noel Gallagher ha detto che per lui il disco che meglio rappresenta gli Oasis è Definitely Maybe e non (What’s the Story) Morning Glory?, poiché quest’ultimo non è stato composto con la medesima cura: «Non ho fatto demo, per metà è stato scritto in studio, non c’è trasporto. L’abbiamo un po’ improvvisato perché eravamo sempre in tour».
Ecco l’intervista integrale, in cui Noel parla anche di attacchi di panico, del giorno in cui ha smesso con la cocaina, del successo che ha travolto Amy Winehouse, dell’importanza di essere circondato dalle persone giuste: