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Oasis, più di un milione di persone ha cercato di comprare un biglietto per i concerti a Wembley

Il tour sold out, siti che saltano, code infinite, prezzi che s’alzano, il secondary ticketing: che cosa è accaduto all’O-Day

Oasis, più di un milione di persone ha cercato di comprare un biglietto per i concerti a Wembley

Liam e Noel Gallagher, gli Oasis nel 2024

Foto: Simon Emmett

L’O-Day, il giorno della vendita dei biglietti dei concerti del tour di reunion degli Oasis è iniziato stamattina col botto (per i numeri) e con molti disagi (per gli utenti).

È stato calcolato che più di un milione di persone si sia messo in coda online per cercare di comprare un biglietto per i concerti allo Stadio di Wembley. Tutti i concerti sono ora sold out, ma altri biglietti potrebbero essere messi in vendita più in là, così come è possibile che vengano annunciati altri concerti da tenersi negli stessi luoghi.

Un po’ come accaduto con l’Eras Tour di Taylor Swift, molti si sono lamentati dell’impossibilità di accedere al sito di Ticketmaster. “Error 503 (Servizio non disponibile)” è la scritta come molti hanno trovato per via del numeo di accessi al server.

Altri utenti si sono lamentati del sistema che li ha scambiati per bot e ha quindi rifiutato la transazione. Tra di essi anche la parlamentare inglese Zarah Sultana. Altri ancora dicono di essere rimasti in coda per ore senza mai essere ammessi all’acquisto.

«Come ci si aspettava, gli Oasis sono popolarissimi. Stiamo elaborando gli ordini il più velocemente possibile», scrive Ticketmaster. «Si consiglia ai fan di mantenere il proprio posto in coda, assicurarsi di utilizzare un solo tab, cancellare i cookie e non usare alcun software VPN sul proprio dispositivo».

Nonostante quanto scritto dagli Oasis, e cioè che i biglietti venduti a un pezzo maggiore di quello ufficiale verranno annullati, sono comparsi tagliandi sui siti di secondary ticketing anche a migliaia di steline. Viagogo ha fatto notare che «la rivendita è legale nel Regno Unito». Oasis e Ticketmaster insistono: «I biglietti che appaiono su altri siti di secondary ticketing sono contraffatti o saranno cancellati dagli organizzatori».

Molti fan si sono lamentati del fatto che Ticketmaster avrebbe utilizzato il dynamic pricing. Usato ad esempio negli Stati Uniti per Bruce Springsteen, prevede che il prezzo possa salire in modo appunto dinamico in relazione alla domanda. E così alcuni posti in piedi rinominati In Demand Standing non sono stati messi in vendita a circa 150 sterline come previsto, ma a 350 o 400 sterline.

 

 
 
 
 
 
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