Ornella Vanoni: «Elodie? Deve lavorare sulla voce» | Rolling Stone Italia
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Ornella Vanoni: «Elodie? Deve lavorare sulla voce»

La nostra diva amatissima presenta il nuovo disco a 90 anni. E ne ha per tutti o quasi: oltre alla popstar di ‘Black Nirvana’, battute anche su Marracash, Calcutta e l’immancabile Gino Paoli

Ornella Vanoni: «Elodie? Deve lavorare sulla voce»

Ornella Vanoni

Foto press

Ornella Vanoni presenta a 90 anni il nuovo disco, Diverse, una raccolta di vecchie canzoni però ripensate in chiave elettro-dance. «Mi sono appoggiata a dei giovani produttori: voglio che la gente balli, chi vuole le versioni originali si compri i dischi di prima», ha detto Ornella all’incontro per il lancio del nuovo lavoro, avvenuto ieri a Milano da Eataly, ovvero l’ex Teatro Smeraldo che spesso ha ospitato i suoi concerti.

«Come sono arrivata fin qui? Ma chi lo sa», scherza come suo solito Vanoni, che oltre che con giovani produttori e deejay nel disco ha collaborato anche con nuove “eredi” della scena italiana. Come Elodie e Ditonellapiaga, che ha voluto insieme a lei nel remix di Ti voglio. «Elodie deve lavorare ancora sulla voce, dovrebbe fermarsi un attimo e aspettare che le diano la canzone giusta», ha osservato – nella sorpresa generale – Ornella, che ha invece lodato la seconda.

Come ogni presentazione o apparizione di Vanoni, anche questo è stato un piccolo show, in cui ne ha avuto per tutti o quasi. Dall’amico Marracash – «Sono due anni che aspetto di fare una cosa con lui» – a Calcutta – «Un giovane che mi piace? Calcutta» – all’immancabile Gino Paoli. Come già da siparietto da Fabio Fazio a Che tempo che fa, Ornella ribadisce che vede difficile un nuovo tour insieme all’ex compagno e collaboratore di una vita: «Ma va’, non esce neanche dalla porta di casa Gino, figuriamoci se sale su un palco. La moglie gli ha comprato un tapis roulant: manco quello usa. Ma oramai i concerti stancano anche me, farei magari una sola data, al Blue Note, qui a Milano».

Ornella non si stanca mai, ma di qualche sua canzone sì: «Mi sono rotta di quel brano, quando interpreti la stessa canzone per trent’anni non la senti più come all’inizio». Quel brano è, ovviamente, L’appuntamento, che invece il pubblico non vuole smettere di ascoltare. E siamo sicuri che, se ci sarà un futuro concerto, comunque non mancherà.