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Patrick Carney dei Black Keys: «Stiamo stati fregati»

Dopo la cancellazione del tour nei palazzetti e la rottura col management, il batterista vuole finalmente spiegare cos’è accaduto «in modo che non succeda anche a voi»

Foto: Jim Herrington

Non è un periodo facile per i Black Keys. Un paio di settimane fa Dan Auerbach e Patrick Carney hanno cancellato improvvisamente tutto il tour americano. «Stiamo bene», hanno assicurato, «torneremo a suonare in posti più piccoli».

Per molti, è il segnale della crisi della band, che non sarebbe più in grado di riempire i palazzetti americani. Per altri, è il risultato della corsa al rialzo dei prezzi dei biglietti che la gente non vuole più sostenere.

Pochi giorni dopo è giunta la notizia della rottura fra la band e il Full Stop Management di Irving Azoff e Steve Moir che ne curava gli interessi dal 2021. Anche se la separazione è stata definita «amichevole», è impossibile non pensarla legata alla cancellazione del tour.

Nel caso vi chiediate cos’è successo di preciso, Carney promette rivelazioni utili per capire come gira il music business per certe band.«Siamo stati fregati», o meglio «We got fucked», ha scritto il batterista su X. «Vi farò sapere come, in modo che non succeda anche a voi. Restate sintonizzati».

Non resta che aspettare per saperne di più. Nel frattempo il suo compagno nella band Dan Aurebach ha partecipato alle session di Songwriter, l’ennesimo album postumo di Johnny Cash realizzato rifinendo dei demo che il gigante del country fece nel 1993. Uscirà il 28 giugno.

Uno dei pezzi a cui partecipa Auerbach è Spotlight, che è stato da poco pubblicato. «È stata l’emozione di una vita suonare la chitarra in un pezzo di Johnny Cash. La sua voce che veniva dagli altoparlanti del mio studio m’ha fatto venire i brividi».

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