C’è stato un simpatico siparietto tra Paul McCartney e Bruce Springsteen agli Ivor Novello Awards a Londra. Il Boss è diventato il primo songwriter non inglese ad aggiudicarsi il premio (tra i vincitori inglese citiamo McCartney stesso, Kate Bush, Elton John, Annie Lennox) e per l’occasione l’ex Beatle è stato chiamato a presentare l’award.
McCartney ne ha approfittato per prendersi un po’ gioco dell’amico con cui ha condiviso il palco del Glastonbury nel 2022. «Springsteen è un nome olandese lo sapevate? Significa “uomo al potere”. Quindi visto che è al potere farò l’opposto di quello che fa lui ai concerti e la faccio breve», ha scherzato «gli ho detto: “È colpa tua. Una volta si suonava un’ora, un’ora e mezza. Coi Beatles si suonava mezz’ora”. E invece è arrivato lui e ora ci tocca a tutti suonare 3 ore».
Nel più classico dei roast, McCartney ha continua a fare ironia sul Boss: «Non mi viene in mente un artista internazionale che merita di più sto premio di Bruce, se non Bob Dylan o Paul Simon, Billy Joel, Beyoncé o Taylor Swift». E ancora: «Mi chiedo come sarebbe stato Bruce nei Beatles perché parlando di talento è sicuramente nella Top 5».
Paul ha poi dispensato parole al miele per il collega: «È una persona fantastica, si è esibito a Glastonbury con me anche se me l’aveva promesso anni prima e poi non si era potuto fare causa covid. Pensavo non sarebbe più successo, e invece sì». E un’ultima frecciatina: «È un ragazzo d’oro. È conosciuto come un gran lavoratore ma ha ammesso di non aver mai lavorato nemmeno un giorno nella vita, è vero!».