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Paul Stanley dei Kiss sui Jane’s Addiction: «La gente paga, non puoi portarti i problemi sul palco»

Il rocker impartisce una lezione sul rispetto che le band devono avere nei confronti del pubblico

Foto: Kevin Winter/Getty Images

A oltre un mese di distanza dal concerto dei Jane’s Addiction a Boston, si parla ancora dell’aggressione di Perry Farrell ai danni di Dave Navarro. L’ha fatto questa volta Paul Stanley dei Kiss, che hanno sempre sottolineato l’importanza dell’etica del lavoro, di dare al pubblico quel che il pubblico vuole e merita.

Intervistato da Steve-O nel podcast Wild Ride, Stanley ha detto la sua su quanto successo a Boston: «La regola fondamentale è che non ci si picchia e non si portano i propri problemi sul palco. Devi mettere da parte l’ego, ok questo è più difficile, devi lasciare la rabbia e il risentimento giù dalle scale» che ti portano sul palco.

I Kiss l’hanno sempre fatto, dice Stanley, e hanno cercato di risolvere i problemi dopo il concerto, parlandosi anche quando c’erano forti contrasti tra i membri del gruppo. Il punto è che «il pubblico non se lo merita, il pubblico ha pagato. La gente ha una sola possibilità di vederti in tour. La sera prima e quella dopo non contano nulla per loro, quella è la loro serata e vederti che non interagisci col tuo compagno nella band è uno schifo. È irrispettoso verso la gente che ha pagato». Morale: «È il tuo lavoro!».

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