I Muse hanno rinviato il loro concerto a Istanbul previsto per l’11 giugno. L’annuncio dello show, diffuso all’inizio della settimana, ha subito scatenato reazioni tra fan e artisti locali che hanno chiesto alla band di annullare l’evento a causa di controversie legate alla società organizzatrice.
La polemica si inserisce nel delicato clima politico turco destabilizzato dall’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoğlu. Il boicottaggio della DBL Entertainment, società responsabile dell’evento, è scaturito da alcune dichiarazioni del suo presidente, Abdulkadir Ozkan, che aveva definito «traditori» coloro che stanno boicottando la catena di caffetterie EspressoLab, a lui collegata. Le sue parole hanno innescato dure critiche e un appello al mondo della musica affinché evitasse collaborazioni con le aziende in cui Ozkan è coinvolto.
I Muse hanno presto reagito alla pressione dei fan prendendo così la decisione di rimandare il concerto al 2026. In un comunicato ufficiale, la band ha dichiarato: «Dopo attente considerazioni e ascoltando il feedback dei nostri fan, di cui rispettiamo le preoccupazioni, abbiamo deciso di spostare il concerto di Istanbul al 2026, in modo da poterlo organizzare senza il coinvolgimento della DBL Entertainment». La band ha poi ringraziato il pubblico per il supporto: «Significa tutto per noi. Ci vediamo nel 2026».
After careful consideration and hearing the feedback from our fans whilst fully respecting their concerns, our show in Istanbul will be now postponed until 2026 so we can ensure DBL Entertainment will not be involved.
Thank you for your ongoing support, it means everything to…
— muse (@muse) April 2, 2025