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Perché si sta parlando del testamento di Franco Battiato

Il sito Open ha pubblicato uno scritto in cui il musicista nomina sua erede universale la nipote. Mesi prima, però, un neurologo aveva visitato il cantautore e rilevato «marcati disturbi cognitivi»

Foto: Rs Productions

“Nomino mia erede universale la mia cara nipote Grazia Cristina Battiato. Undici maggio 2018. Franco Battiato”. Le tre righe scritte su un foglio bianco in stampatello, a cui segue la firma del musicista, rappresentano il testamento olografo di Battiato e sono state pubblicate ieri dal sito Open. Battiato morirà tre anni dopo avere sottoscritto quel testamento, il 18 maggio 2021.

Secondo quanto riporta Franco Bechis su Open, il testamento è stato portato tre mesi dopo a un notaio da Grazia Cristina Battiato. A febbraio 2018 Giuseppe Zappalà, neurologo dell’ospedale Garibaldi di Catania aveva però rilevato nel musicista un «disorientamento temporo-spaziale, marcati disturbi cognitivi e di memoria a breve, peggiorati significativamente negli ultimi mesi». Il certificato era stato alla base della decisione del tribunale di Catania di nominare come amministratore di sostegno del musicista il fratello Michele.

Interrogato a casa sua dal magistrato che si occupava del caso, Battiato era stato però in grado di riferire correttamente il «proprio nome e cognome e l’anno di nascita, ma non il giorno e il mese. Ha dichiarato di non ricordare le ragioni della presenza del giudice; ha dichiarato di non soffrire di alcuna malattia». Quando gli è stato chiesto se intrattenesse rapporti bancari, ha risposto «veramente non ho SIAE». In realtà «risulta essere intestatario di diversi conti correnti e di fondi comuni e di altri strumenti di investimento; ha risposto con frasi senza senso apparente alle altre domande rivoltegli dal giudice, anche a quelle riguardanti i suoi redditi e le sue attuali occupazioni».

La conseguenza è che nonostante il testamento olografo sia stato registrato regolarmente, i passaggi della successione in favore della nipote sono stati fermi. Lo scorso 14 luglio si è tenuta l’assemblea ordinaria della società di Battiato, L’Ottava Srl. Il fratello Michele, riporta Open, si è dimesso dalla carica di amministratore unico, ruolo ora ricoperto da Grazia Cristina Battiato.

Sempre alla nipote è andata la villa di Milo del musicista su cui è stato apposto a novembre 2022 un vincolo su richiesta della soprintendenza ai Beni culturali in quanto «casa di artista di interesse culturale». L’erede ha fatto ricorso, «ma la contesa è appena agli inizi».

Il testamento olografo di Battiato pubblicato da Open

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