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Pupo: «Il Quirinale mi tolse la vittoria a Sanremo»

Vi ricordate Italia amore mio di Pupo, Filiberto, Luca Canonici? Per il cantante era la canzone che avrebbe vinto quell'anno. Ma la politica si è messa in mezzo: «Mi hanno offerto un accordo e ho accettato»

Foto: Daniele Venturelli

Una nuova intervista di Pupo rilasciata a Repubblica sta facendo discutere parecchio, soprattutto per le dichiarazioni sul Festival di Sanremo. Impossibile infatti dimenticare la sua partecipazione insieme a Emanuele Filiberto di Savoia e al tenore Luca Canonici. Era il 2010 e il brano si chiamava Italia amore mio.

Un brano che, nonostante le critiche (i tre furono fischiati e per alcuni resta la «canzone più brutta del secolo») si classificò secondo. Ma solo perché sabotato, come dichiarato nella nuova intervista: «La canzone non solo è arrivata seconda ma aveva vinto il festival, sono io ad aver accettato il secondo posto. Prima della finale i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica, temevano lo scandalo di un rappresentante di casa Savoia al primo posto a Sanremo. Avevano capito che avremmo vinto osservando il picco di ascolti record della serata in cui avevamo ospitato Marcello Lippi: quella sera si ruppe la chitarra, ci fu un attimo di impasse e allora Lippi fece un promo della canzone, cosa che non si poteva fare. Sabato mattina mi dissero che mi squalificavano e che avrei cantato solo come ospite; risposi che, pur avendo partecipato sei volte, non avevo mai vinto Sanremo: “Mi toglierete la vittoria lunedì mattina, ma io stasera vinco il festival e poi ci vediamo in tribunale”. Raggiungemmo un accordo, mi proposero secondo, dissi: ‘Secondo va bene’».

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