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“Quel giorno in ambulanza ho capito che si muore”: c’è una nuova canzone in cui Jovanotti racconta i ‘Fuorionda’ della vita

«Dice cose di me che non erano previste e che mi raccontano qualcosa, perfino pensieri che vorrei non pensare». È il secondo estratto dall’album ‘Il corpo umano vol. 1’ che uscirà il 31 gennaio

Foto: Filippo Maffei

«Le canzoni arrivano, come sogni a occhi aperti, come spiriti compaiono nella mente in forma di un’immagine o di una parola o a volte di un suono o di un groove, e per me la cosa migliore da fare è sospendere il giudizio e appuntarsele da qualche parte». Così Lorenzo Jovanotti presenta la seconda canzone, dopo Montecristo, estratta dall’album Il corpo umano vol. 1 che uscirà il 31 gennaio e che conterrà 15 canzoni. Si intitola Fuorionda ed è stata scritta con Dardust, che l’ha anche prodotta.

«Poi» continua Lorenzo «a volte a me succede che quella “cosa” continua a tornarmi in mente nei giorni successivi e anche se io stesso non la conosco, è lei che conosce me e mi dice cose di me che non erano previste e che mi raccontano qualcosa, perfino pensieri che vorrei non pensare, come certi “fuorionda” che in tv conquistano il centro della scena. Nello “spettacolo” della vita di ognuno ci sono dei fuorionda, io con i miei di oggi ho fatto questa canzone, dove “OYEAH” è il mio modo per dire “avanti Lorè, andiamo avanti, siamo sempre all’inizio di qualcosa”».

«Nell’ultima scena di un film capolavoro, 8 e 1/2 di Fellini, il protagonista dice queste parole che mi accompagnano dalla prima volta che lo vidi tanti anni fa: “E non mi fa più paura dire la verità, quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato. Solo così mi sento vivo, e posso guardare i tuoi occhi senza vergogna. È una festa la vita: viviamola insieme!”».

In quanto all’album, Lorenzo dice che le 15 canzoni sono «molto diverse tra di loro e ognuna parte di un corpo unico, un corpo umano che ha voglia di vivere e di danzare. Danziamo insieme».

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