Ci siamo, dal 14 settembre (stasera!) comincia la nuova edizione di X Factor Italia con parecchie conferme e qualche novità, a partire da una giuria al 100%italiana come non succedeva dalla 6a edizione, quella del 2012 che vedeva sul tavolone da quattro Elio con Arisa, Morgan e Simona Ventura. Ma a differenza dello scorso anno non si tratta solo di musicisti, con la conferma di Manuel Agnelli e il nuovo arrivo di Claudia Lagona a.k.a. Levante i cantautori al tavolo dei giudici quest’anno sono in maggioranza, affiancati a musicisti di tutt’altro genere e produttori con le palle quadrate. Insomma, per dirla breve, alziamoci e facciamo un applausone per il gran ritorno a pieno regime di Mara Maionchi e per il padrone di casa Fedez, secondo per “anzianità” solo al conduttore Ale Cattelan, legato al talent fin dal passaggio a Sky nel 2011. Avete letto bene, non ci sarà più nessun Mara Dixit, la Maionchi è tornata al banco dei giudici quest’anno ed Elio guiderà da solo (o quasi) lo Strafactor, un talent parallelo in onda in seconda serata con le sue audition e le sue prove in corso fin dalla prima puntata del 14 settembre.
Confermate anche quest’anno le quattro categorie, restano anche le band, anche se non sappiamo ancora a quale dei quattro giudici verranno assegnate. Ma la novità più succosa di questo X Factor è la maggior attenzione alla composizione sulla quale il talent ha deciso di investire massivamente a partire da questa undicesima edizione, sottolineando il ruolo di mentori di Manuel Agnelli, Mara Maionchi, Levante e di Fedez nei confronti dei ragazzi. I concorrenti saranno chiamati a presentare i loro brani inediti già dalla quinta puntata di live avviando fin da subito, e con tutti gli otto concorrenti in gara in quel momento, una produzione completa, dalla composizione all’incisione, videoclip compreso. L’obiettivo è anche quello di introdurre prima i ragazzi alla discografia ammorbidendo il possibile trauma da fine talent, quel meccanismo che porta spesso gli artisti a trovare la strada del successo molto tempo dopo la fine di un talent. O a non raggiungerla mai.
«Le nuove generazioni sono piene di talento e noi, supportati dalle persone giuste, dobbiamo trovarli. È questa la nostra mission. I giovani di oggi non sono zombie da social network, al contrario di come spesso li dipingete sono molto preparati» ha confermato Lorenzo Mieli, Ad di FremantleMedia Italia, durante la prima conferenza stampa dedicata alla nuova edizione di X Factor. «Ma il talento senza l’impegno non significa niente», rincara la Maionchi. Per dimostrarlo quest’anno i ragazzi lavoreranno sodo, insieme alle quattro guide, alla loro musica, e avranno la possibilità di cantare anche in francese, spagnolo e arabo. Alle selezioni quest’anno si sono presentati ragazzi provenienti da 16 Paesi del Mondo che, in tempi di migrazioni e polemiche più o meno accese sugli sbarchi, hanno alle spalle storie pazzesche in grado di arricchire non solo musicalmente il format.