Gli U2 stavano facendo le prove all’AccorHotels Arena a Parigi venerdì sera. “La sicurezza ci ha fatto andare via subito e i nostri collaboratori sono rientrati in sicurezza,” ha raccontato Bono al dj radiofonico irlandese Dave Fanning in radio sabato. “Siamo tornati in hotel, tutti stavano guardando la TV senza credere a quello che stava succedendo. Eravamo al sicuro.”
Riguardo all’annunciata cancellazione della loro data parigina, uno speciale per HBO, Bono precisa che è stata solo rimandata, “Capisco perché – sta alle autorità francesi e alla città decidere quando torneremo.”
Durante il programma radiofonico, Bono ha condiviso alcune riflessioni sulla tragedia. “I nostri primi pensieri vanno ai fan degli Eagles of Death Metal,” spiega. “Se ci pensi, la maggior parte delle vittime sono fan della musica. Questo è il primo attacco diretto alla musica che abbiamo visto durante la cosiddetta Guerra al Terrore o come si chiama. È molto triste. Loro sono la nostra gente. Potevo esserci io allo show. Tu potevi esserci. È una situazione molto familiare per noi e l’efferatezza di questo massacro è molto disturbante e non riesco a togliermela dalla testa.”
Riguardo al ritorno a Parigi, Bono ha aggiunto “Penso che gli U2 abbiano un ruolo e non vedo l’ora di poter tornare a suonare a Parigi e il messaggio che riceviamo dai fan della musica è di non lasciare che queste persone decidano i nostri impegni. Non organizzeranno la nostra vita al posto nostro.”
Durante la serata di sabato, Bono e compagni hanno portato fiori davanti dal Bataclan