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R. Kelly è stato condannato per pedopornografia e abusi sessuali su minori

Dopo la pena di 30 anni ricevuta per sfruttamento e traffico sessuale minorile, il cantante rischia ulteriori 10-90 anni di reclusione

Foto: E. Jason Wambsgans-Pool/Getty Images

R. Kelly è stato condannato a Chicago da una giuria federale per tre capi di accusa che riguardano pedopornografia e abusi sessuali su minorenni.

Come riportato dal Chicago Tribune, il cantante è stato condannato per pedopornografia per aver girato tre differenti filmati in cui abusava sessualmente della sua figlioccia, Jane (nome fittizio), a fine anni ’90.

Kelly è stato inoltre trovato colpevole di tre dei cinque capi d’accusa riguardanti l’adescamento minorile verso Jane e altre due vittime che si erano fatte avanti per testimoniare contro la star.

Milton ‘June’ Brown e Derrel McDavis, altri due imputati, sono stati invece assolti dalle accuse che li accusavano, insieme a Kelly, di aver tentato di nascondere i filmati incriminati e di aver provato a convincere Jane a mantenere privati i suoi rapporti sessuali con Kelly. Il cantante è inoltre stato assolto dalle accuse riguardanti un possibile quarto video che non è mai stato trovato: l’accusa sostiene che il team di Kelly sia riuscito a distruggerlo in tempo, mentre la difesa sostiene non sia mai esistito.

Il verdetto è stato raggiunto dopo cinque settimane di processo che hanno coinvolto 34 testimoni. La giuria ha avuto bisogno di undici ore prima di deliberare. L’avvocato John Lausch ha raccontato ai reporter presenti che R. Kelly potrebbe ricevere una pena che va dai 10 ai 90 anni di reclusione. L’accusa ha richiesto che questa pena si sommi ai 30 anni che Kelly deve scontare per sfruttamento e traffico sessuale minorile.

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