Il sito di collezionismo discografico Discogs ha diffuso nuovi dati sulla grandezza delle collezioni degli utenti e la loro provenienza geografica. Sono stati calcolati in base all’uso del Collection Tool che permette di categorizzare, organizzare e stimare il valore della propria collezione. Si tratta di un singolo sito, non di dati di mercato, ma stiamo comunque parlando di una piattaforma su cui sono catalogati 750 milioni di pezzi, con una crescita del 50% rispetto ai 500 milioni registrati del 2021.
La collezione media conta 200 pezzi (la mediana è 20), la più vasta 634 mila. Valore medio: 320 dollari. I più collezionati sono i Beatles (4.700.000 pezzi), la singola pubblicazione più collezionata è il doppio vinile del 2013 di Random Access Memories dei Daft Punk (68 mila), che è superato se si sommano tutte le edizioni dall’imbattibile The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd (575 mila). Il vinile più costoso è il Black Album di Prince. Le copie originali del 1987 del disco ritirato dal mercato ancor prima di essere pubblicato sono valutate in media oltre 25 mila euro, con oltre 30 mila persone che le vorrebbero.
Oltre a quelli relativi alla composizione geografica della community, che è per il 32% americana, l’11% del Regno Unito, il 10% tedesca (gli italiani sono il 4%, la settima comunità), Discogs ha diffuso i dati relativi ai formati. Il più ricercato è ovviamente il vinile (70%), seguito dal CD (23%) e dalle cassette (2%). Il genere più collezionato è ancora il rock (53%), che precede elettronica (22%), pop (19%) e funk/soul (9%).
Un nome prevale negli ultimi anni, anche per il fatto che la platea è per il 32% americana: Taylor Swift. Se li contiamo dal 2020 in poi, i primi cinque dischi più collezionati sono di Swift, nell’ordine: The Long Pond Studio Sessions (si trova in 20 mila collezioni), Speak Now (Taylor’s Version), la versione Green Marbled di Midnights, la Blue Marbles di Midnights e al quinto posto 1989 (Taylor’s Version).