Nel nuovo singolo Pugno di sabbia che uscirà domani i Subsonica cantano un Paese intrappolato in “un passato che non passa mai” e “un futuro che non troverai”. Nel loro, di futuro, ci sono il decimo album da cui è tratto Pugno di sabbia e un tour nel 2024.
La band torinese ha annunciato sui social sette date nei palasport italiani per il mese di aprile 2024: il 3 aprile a Mantova (PalaUnical), il 4 a Milano (Mediolanum Forum), il 6 a Conegliano – TV (Zoppas Arena), l’8 aprile a Roma (Palazzo dello Sport), il 10 a Bologna (Unipol Arena), l’11 a Firenze (Nelson Mandela Forum), il 13 a Torino (Pala Alpitour).
Per gli iscritti alla newsletter della band, i biglietti saranno disponibili dal 20 ottobre (per gli altri dal 24). Sempre domani uscirà Pugno di sabbia che hanno presentato ieri sera a Milano, all’Ex Macello, esibibendosi dentro un ring, un concept che dovrebbe essere legato anche al titolo del nuovo album che è ancora senza data di pubblicazione e che è stato mixato a Londra da Marta Salogni. «Ripartiamo energici», hanno scritto alcuni giorni fa su Instagram a proposito del singolo, «pronti a risalire sul ring, con una chitarra distorta che fa a pugni con una batteria elettronica Roland 808, con urla e frasi che riflettono l’Italia di oggi, imprigionata in un passato che sembra non voler passare mai».
Nella canzone, hanno aggiunto in un comunicato stampa, «si fa anche riferimento al milione di ragazzi nati e cresciuti nel nostro Paese da genitori stranieri – cosiddetti di seconda generazione – che non hanno diritto di cittadinanza in Italia e di conseguenza in Europa. Giovani senza legami con i Paesi d’origine familiare, che si sentono pienamente italiani per lingua, cultura e appartenenza, ma contemporaneamente non riconosciuti, rifiutati. Nell’Italia del 2023, mentre si discute ancora di razza e razzismo, le basi del nostro sistema sociale rischiano di implodere per mancanza di nuova cittadinanza. Allo stesso tempo sono in costante aumento i giovani italiani che, non trovando spazio in un Paese anagraficamente vecchio e culturalmente zavorrato – dove l’attenzione pare rivolgersi esclusivamente a simbologie, tradizionalismi e identitarismi del passato – scelgono altri luoghi e altri stimoli per coltivare il proprio futuro».
Il concetto del ring torna anche nel video, che è stato presentato ieri, la cui protagonista è una boxeur afroitaliana. Nell’album, ha detto Max Casacci alla Stampa, «affrontiamo molte tematiche dell’Italia di oggi e con questo non voglio dire che le canzoni debbano per forza farsi carico dei problemi o essere impegnate. Parlano semplicemente della realtà che ci circonda. In questo momento non è lo sport preferito di nessuno». Nel disco ci sono collaborazioni, «ma solo per amicizia. Nessuno sarà chiamato per scatenare approvazione social o quant’altro e… non posso dire di più». Nel profilo Instagram della band si è vista una foto di Willie Peyote ed Ensi in studio col gruppo.
Durante l’esibizione di ieri Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio hanno ricordato episodi della loro carriera e, oltre a Pugno di sabbia, suonato in ordine cronologico i singoli che hanno lanciato i loro precedenti album. Si replica domani sera al Magazzino del Po di Torino, ore 19.30, con ingresso gratuito e posti limitati (occhio ai social della band e a questa newsletter).
I Subsonica hanno anche scritto la colonna sonora del film presentato a Venezia 80 Adagio di Stefano Sollima, con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini.