Rihanna si è recata al Sanders Theatre per ritirare il premio come filantropa dell’anno che le è stato conferito dall’Università di Harvard, ve l’avevamo anticipato qui.
La popstar ha iniziato il suo discorso (nel video qui sopra, da 1:14:00), con un deciso colpo di coda: «Quindi sono riuscita ad arrivare ad Harvard!», ha scherzato prima di raccontare le radici del suo impegno umanitario. Rihanna ha ricordato di quando era bambina e guardava in televisione gli spot che invitavano a donare 25 cent per aiutare i bambini bisognosi. «Mi dicevo, “quando sarò grande e diventerò ricca, salverò tutti i bambini del mondo”. A quell’epoca ignoravo che sarei stata nella posizione di poter fare qualcosa di concreto».
Tra i vari esempi che hanno spinto Rihanna a intraprendere questo percorso, la storia di una ragazza morta di leucemia a 6 anni e quella della nonna, la cui battaglia contro il cancro è stata fondamentale nel suo impegno nella Clara Lionel Foundation.
«Tutto quello che dovete fare è aiutare qualcuno, senza aspettarvi nulla in cambio» ha continuato Rihanna. «Le persone fanno sembrare tutto difficile. La bambina che guardava le pubblicità delle associazioni umanitarie non sapeva che non bisogna essere ricchi per aiutare le persone. Non è necessario essere famoso, non devi essere laureato».
Alla fine del suo discorso, Rihanna ha invitato i presenti ad appoggiare le cause che gli stanno a cuore, prima di citare la nonna: «Anche se c’è solo un dollaro, c’è molto da condividere».
Rihanna ha ricevuto il Harvard’s Humanitarian of the Year Award per il suo impegno nella battaglia contro il cancro nelle Barbados, la sua nazione, oltre che per aver istituito una borsa di studio che permette agli studenti caraibici di fare esperienze di studio negli Stati Uniti.
Rihanna received Harvard’s Humanitarian of the Year Award in recognition for her work to improve cancer treatment in her home country of Barbados and for setting up a college scholarship to bring Caribbean students to study in the United States.