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Rob Halford: I miei 10 album metal preferiti

Il cantante dei Judas Priest ha fatto una classifica piuttosto classica, dai Motörhead ai Black Sabbath

Rob Halford sul palco con i Judas Priest. Foto di Ross Halfin, via Facebook

È impossibile esagerare l’importanza dei Judas Priest per l’evoluzione del metal. La band è nata un anno dopo i Black Sabbath e, verso la fine degli anni ’70, avevano trasformato il genere in un assalto di chitarre, tempi velocissimi e giacche di pelle, una combinazione che avrebbe cambiato i metallari per sempre.

«Altre band come i Motörhead e i Deep Purple avevano solo un chitarrista, facevano molte sovraincisioni. Poi sono arrivati i Judas Priest con le due chitarre che suonavano lo stesso riff», ha detto il batterista dei Metallica Lars Ulrich a Rolling Stone. «Hanno trasformato il suono, lo hanno reso più heavy, più imponente».

Non solo, i Judas Priest hanno portato nel mondo metal molte tematiche che lo avrebbero caratterizzato per i decenni successivi. Rob Halford, il frontman, scriveva testi onesti sulla depressione (Beyond the Realms of Death), su cosa significa combattere per quello in cui si crede (Dissident Aggressor) e sulla realizzazione dell’esistenza di un mondo “oltre” il nostro (Exciter). E tutto prima della fine degli anni ’70.

Poi, nel 1980, hanno pubblicato British Steel – al terzo posto della nostra classifica dei migliori album metal della storia – e si sono autodefiniti “Divinità Metal”. Con quell’album hanno fatto diventare il genere mainstream, collezionando una serie di hit come Breaking the Law, Heading Out the Highway e You’ve Got Another Thing Coming. Nei primi anni ’90 Halford ha lasciato la band per dedicarsi al progetto Fight; sono tornati insieme nel 2000 e non hanno più smesso di suonare.

Abbiamo chiesto a Rob Halford di elencare i suoi 10 album preferiti. Ci ha risposto subito, con grande gentilezza. Eccoli:

10. “Ace of Spades” Motörhead (1980)

Questo urlo hardcore vi spaccherà il culo!

9. “Slipknot” Slipknot (1999)

La rabbia repressa di questo disco ha aperto una nuova era, quella del nu-metal.

8. “Anthems to the Welkin at Dusk” Emperor (1997)

Amo questo album, è una blasfemia sonora che arriva direttamente dal lato oscuro.

7. “Holy Diver” Dio (1983)

In questo LP a supporto del Re ci sono groove classici, vibrazioni eccezionali e grandi melodie.

6. “Cowboys From Hell” Pantera (1990)

Il “Texas Massacre” è cominciato con questo disco qui.

5. “Reign in Blood” Slayer (1986)

Questo è un assalto frontale di riff pazzeschi e testi spacca-mascella.

4. “Iron Maiden” Iron Maiden (1980)

Quando è uscito ha fatto capire a tutti di cosa fossero capaci le band della New Wave del metal inglese. Carne fresca, è ancora il migliore del periodo.

3. “Korn” Korn (1994)

Con il loro disco d’esordio i Korn hanno inventato una nuova definizione di metal. Da qui è cambiato tutto.

2. “Kill ‘Em All” Metallica (1983)

Con questo disco e la sua energia thrash i Metallica hanno guidato l’avanzata degli americani.

1. “Black Sabbath” Black Sabbath (1970)

Questo disco è il modello che simboleggia tutto ciò che è il metal.

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