«Quanto è noiosa la scena musica di oggi?». È questa la domanda che si è posto Robbie Williams in un post su Instagram all’interno della sua rubrica Integritas Et Cacas (sì, proprio integrità e cacca). «Non sto attaccando la musica in sé, ma sto lamentandomi della mancanza di frizione, pericolo, personalità».
L’ex Take That ha quindi dato le responsabilità di queste mancanze alla cancel culture: «Ho capito, siamo tutti spaventati. Nessuno sa cosa potrebbe farci cancellare, nessuno sa se qualcosa che abbiamo detto o scritto in passato ci farà cancellare. Ci sono troppe persone da offendere».
In questo universo musicale dagli angoli smussati Williams ha indicato il compatriota Matty Healy dei 1975 – celebre per i suoi beef e le sue frasi al limite – come unica scossa: «Matty Healy è l’unica pop/rockstar commercialmente attiva disposta a fare qualcosa che non sia beige. Mi piace Matt, è pazzo, intelligente, super talentuoso e disposto a turbare. A turbare per una ragione. E la ragione è una vita interiore complicata, una vena ribelle, e la noia».
Williams ha infine dichiarato di quel voler aver parte di quella energia dentro la sua musica augurandosi di aver tempo per andare contro quelle «troppe persone persone da offendere. È ora di tornare a prenderle in giro».