Roger Daltrey contro i fan che cercano le scalette prima dei concerti: «Non ne posso più, Internet ha rovinato i live» | Rolling Stone Italia
Qual è la prossima che fa?

Roger Daltrey contro i fan che cercano le scalette prima dei concerti: «Non ne posso più, Internet ha rovinato i live»

Amici di Setlist.fm, se ci siete battete un colpo

Roger Daltrey contro i fan che cercano le scalette prima dei concerti: «Non ne posso più, Internet ha rovinato i live»

Roger Daltrey

Foto: John Lamparski/Getty Images

Amici di Setlist.fm, se ci siete battete un colpo. In una nuova intervista concessa a Billboard.com, Roger Daltrey degli Who ha parlato del tour solista americano che partirà domani e del fastidio provocato dal fatto che, grazie a Internet, i fan oramai conoscono in anticipo le scalette dei concerti che vanno a vedere.

«Non parlo delle canzoni che farò», dice Daltrey a un certo punto. «Ci sono già troppe persone che rivelano i titoli delle canzoni. Di questi tempi ai concerti non c’è più alcuna sorpresa, tutti vogliono vedere la setlist. Non ne posso più, cazzo. Per me Internet ha rovinato i live. Chi vuole sapere che cosa accadrà dopo? La gente ha dimenticato il gusto della sorpresa. Questa cosa non la sopporto».

Forse, suggerisce l’intervistatore con una battuta, è gente con la vescica debole che vuole scegliere il momento adatto giusto per andare in bagno. «Perché allora non iniziano a sentire il maledetto concerto direttamente dal bagno?», risponde Daltrey ridendo.

Per quanto riguarda il tour imminente, Daltrey sarà accompagnato da ben nove musicisti tra cui Simon Townshend, il fratello minore di Pete alla chitarra. Si ascolteranno «gemme degli Who in chiave per lo più acustica, rarità, chicche da solista e varie altre sorprese», e addirittura una parte di domande e risposte col pubblico. Dopo aver cantato a lungo il repertorio degli Who, con la band e nei suoi show di beneficenza, ora Daltrey vuole «spaziare e fare qualcosa di diverso, con una strumentazione diversa e senza tape loops. Questa cosa crea un suono nuovo e mi consente di eseguire canzoni di altri artisti a cui affezionato».

In scaletta di sarà il classico degli Who Won’t Get Fooled Again, ma il cantante lascerà il leggendario urlo al pubblico. «Ho fatto quell’urlo per 55 anni, ne ho abbastanza. Non voglio nemmeno provarci, è brutale per le corde vocali. Possono farlo loro, io mi occupo di tutto il resto. In questo periodo mi piace di più cantare. E penso di meritamelo all’età di 80 anni».

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