«I miei avvocati si stanno muovendo per far sì che i miei concerti a Monaco e Francoforte nel maggio 2023 si svolgano come da contratto».
Con un messaggio sui social, accompagnato su Instagram da un quadrato nero e dal titoletto che cita Another Brick in the The Wall “Hey Frankfurters, leave free speech alone”, Roger Waters ha annunciato ufficialmente di aver dato mandato a suoi legali di far causa alle città di Monaco e Francoforte che, dopo le prese di posizione del musicista su Israele, hanno proposto di cancellare i concerti dell’ex Pink Floyd previsti per il 21 e 28 maggio 2023. La decisione di Waters era stata anticipata ieri da un comunicato del suo management.
«Devono prevalere i diritti umani e la libertà di parola garantiti dalla legge tedesca», scrive Waters su Instagram. «Ho deciso di intraprendere l’azione per questa ragione e per assicurarmi che la volontà di pochi non mi impedisca di esibirmi a Francoforte e Monaco. Sto compiendo un passo senza precedenti come quello di appellarmi alla legge al fine di proteggermi dalle azioni incostituzionali delle due municipalità basate su un’accusa sostanzialmente falsa: quella secondo cui sarei antisemita».
Oltre a ribadire «una volta per tutte che non sono e mai sono stato antisemita», Waters spiega che le sue prese di posizione «riguardano esclusivamente le politiche e le azioni del governo israeliano e non il popolo di Israele. L’antisemitismo è odioso e razzista e lo condanno senza alcuna riserva, e con esso ogni forma di razzismo».
«Non ho intenzione, né ho bisogno di continuare a chiarire la mia posizione sul tema», conclude Waters. «Ho fiducia nel fatto che alla fine prevarranno legge e verità». Le due città tedesche «non riusciranno a privarmi dei miei diritti umani fondamentali».
Waters porterà il suo «primo tour d’addio» This Is Not A Drill in Italia il 27, 28, 31 marzo e 1 aprile al Forum di Assago (MI) e il 21, 28 e 29 aprile alla Unipol Arena di Bologna.