Di turarsi il naso, per usare l’espressione di Montanelli, non ci pensa proprio. E quindi incita i suoi follower a «non votare per Harris o Trump».
Roger Waters è l’ultimo di una lunga serie di cantanti e musicisti che hanno preso posizione in vista delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre. A differenza di altri, che si sono schierati con Kamala Harris (l’ultimo in ordine di tempo è Bad Bunny) oppure Trump (a conti fatti molti meno), Waters non intende appoggiare la candidata democratica, né quello repubblicano, gli unici che di fatto possono vincere.
In un post pubblicato su Instagram, Waters spiega che «entrambi sostengono l’omicidio di bambini», in riferimento a quanto sta avvenendo a Gaza e non solo. «Sono entrambi malvagi oltre ogni immaginazione. Non c’è un male minore».
Il musicisti indica allora i candidati da votare, tutti indipendenti: l’ambientalista Jill Stein in ticket con Rudolph Ware, l’intellettuale Cornel West con Melina Abdullah, il socialista Joseph Kishore con Jerry White. Il tutto accompagnato dalle immagini di Money dal vivo.
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