Rosa Chemical ha risposto in un monologo alle Iene alle polemiche che hanno preceduto la sua partecipazione a Sanremo 2023 e che si sono riaccese dopo il suo bacio con Fedez sul palco dell’Ariston.
La politica, dice, «ancor prima che aprissi la bocca ha cercato di tapparmela». Il bacio con Fedez non era preparato, nonostante l’accenno che era stato fatto durante Muschio selvaggio. «Qualcuno si è scandalizzato per un bacio fra due amici», ha detto ieri sera Chemical. «Qualcosa di cui avevamo già discusso in maniera scherzosa, solo che io poi gliel’ho dato veramente. Fedez era imbarazzato, ma l’imbarazzo del cantante più famoso d’Italia è stato bello, divertente, vero. E di fronte a una manifestazione di affetto fra due amici, si è finito a discutere di consenso e di un uomo sposato che tradisce la moglie sul palcoscenico più importante d’Italia. Una follia».
Un’altra critica che viene mossa a Rosa Chemical è che non propone nulla di nuovo. La replica: «Ho sempre amato essere un artista di rottura e visto quello che è successo qui, qualcosa da rompere c’era, altrimenti avrei rotto solo le palle. Dicono: l’hanno già fatto Renato Zero, Patty Pravo, Achille Lauro. Non c’è niente di nuovo. Ma se così fosse sarei passato inosservato. E invece c’è chi si è scandalizzato per un po’ di make up, qualche tatuaggio e delle unghie smaltate. Un uomo può mettersi rossetto e mascara, giocare con la sua parte più femminile e non per questo essere considerato meno uomo di altri».
Nella prima parte del monologo, il cantante di Made in Italy ha spiegato il suo messaggio. «Ho sempre pensato alla musica come un mezzo più che un fine e al palco di Sanremo come a un’opportunità più che una gara. Difatti, oltre a una canzone, ho scelto di portare un messaggio: libertà, uguaglianza, sesso, follia e anche un nuovo tipo di amore che mi piace definire con meno divieti».
«Lo so, ci hanno insegnato che per amarsi servono un uomo e una donna. Che il tradimento è quando al di fuori della coppia subentra un’altra persona e che certe cose è meglio tenercele per noi perché potrebbero spaventare chi non è predisposto al confronto. E se vi dicessi che è vero, ma che c’è dell’altro?».
«Se vi dicessi che due uomini e due donne si possono amare allo stesso modo in cui si amano un uomo e una donna? Se vi dicessi che il tradimento è quando viene meno la fiducia, che non c’entra nulla con il sesso? Se vi dicessi che esiste un nuovo tipo di relazione nella quale si può amare una persona e allo stesso tempo soddisfare i propri desideri sessuali al di fuori della coppia? Se vi dicessi che non è normale considerare anormale una donna che pratica dell’autoerotismo? E se vi dicessi che con il sesso si può giocare, sperimentare, esplorare, uscire dalla comfort zone senza che il proprio piacere venga etichettato come malato?».
«Non accuso chi vive l’amore in modo più tradizionale, ma chiedo ascolto per chi non vuole più nascondersi. Per chi ama la libertà. Per chi si è sentito sbagliato e invece era semplicemente diverso. Questo messaggio fa paura, o forse sono io visto che la politica, ancor prima che aprissi la bocca ha cercato di tapparmela».
La conclusione: «Ci ripetono che siamo liberi per nascondere che tutta questa libertà non c’è. Almeno fino a che non te la prendi. Io me la sono presa».