La terza e ultima serata del NOS Primavera Sound è andata così: quasi 25 mila persone hanno percorso più e più volte l’area del festival nel Parque de Ciudade di Porto per raggiungere i quattro palchi dove dalle cinque del pomeriggio a quelle del mattino si suonava musica (l’ultimo concerto era di Marc Piñol alle 5am).
Tutti live molti interessanti, dalla mpb marcata d’elettronica della regina delle minoranze discriminate, Elza Soares, ai Songhoy Blues dell’African Express di Damon Albarn, al neo pop elettronico di Sampha, al punk-hiphop-drum’n’bass dei Death Grips, fino al freak show digitale di Aphex Twin. La distesa che portava al NOS era già quasi colma di persone da almeno mezzora prima che iniziasse il suo concerto (sottolineiamo che il programma del festival prevedeva live anche simultanei e la gente si muoveva rapidamente da un palco all’altro). C’era chi si mordeva spasmodicamente le unghie, qualcuno che sbuffava ansiosamente aliti di cipolla e maiale, e chi manteneva lo sguardo fisso su quella postazione che di lì a poco avrebbe sparato dalle casse suoni distorti di tutti i tipi.
La consolle del producer irlandese era dietro uno degli undici schermi che dal palco si alzavano verso l’alto. Trasmettevano i volti del pubblico in prima fila cui si sovrapponeva quella caricatura mostruosa dell’enigmatico Aphex Twin che tutti conosciamo. Erano ripresi dalla sua troupe e sezionati e ricomposti dal video designer inglese Weirdcode. Una combinazione di suoni metallici, industriali, spari intergalattici, mitragliate di bassi, accenni di ambient, drum’n’bass e techno scandiva il susseguirsi delle immagini sugli schermi durante le due ore del live. Flussi di laser triangolari ci facevano vedere la testa di Aphex sempre china su chissà cosa, mentre una regina cheerleader inglese ci mostrava le mutandine col sorriso del producer sul volto. E ancora, quel sorriso inquietante sulle teste di operai stradali inglesi, di personaggi famosi portoghesi, di donne sexy su macchine di lusso, dei bambini nelle foto scolastiche, di Cristiano Ronaldo, di José Mourinho e dei tre bambini di Fatima.
Ma arriviamo allo scoop. Verso la fine del concerto Aphex Twin è sceso a salutare i fan sotto il palco e, incalzato da una fan, avrebbe svelato il significato di quel count down apparso sul sito della Warp: «È un link a un sito, che è tipo Soundcloud, dove caricheremo un master inedito», questa la risposta. Riguardo alla voce che gira su un suo nuovo disco ha replicato: «Non sto ancora lavorando al disco nuovo, ho del materiale ma non è finito, ho troppe cose da fare». Da giorni il sito della Warp ha pubblicato una pagina nera con solo i numeri del countdown, senza nessun’altra informazione. Le ipotesi diffuse sulle varie riviste sono molteplici, tra queste la collaborazione con Jlin, il prodigio americano dell’EDM.
Dovremo aspettare ancora diversi giorni prima di sapere cosa c’è in quel master, anche se riguardo al live che aveva appena concluso e che sospettavamo fosse un anticipazione del disco nuovo ci ha risposto: “did not actually, just around“.