È stato trovato morto nello studio della sua abitazione Prince Rogers Nelson, meglio noto come Prince. Aveva 57 anni. La conferma è arrivata dalla publicist Yvette Noel-Schure a Associated Press.
Il dipartimento dello sceriffo della contea di Carver ha risposto a una chiamata d’emergenza al Paisley Park studio di Chanhassen alle 9:43 di mattina. Al momento la polizia sta indagando sulle possibili cause di morte. Il cantante era stato ricoverato d’urgenza lo scorso weekend per una forma acuta di influenza, aveva costretto il suo jet a un atterraggio di emergenza, mentre si stava recando ad Atlanta per un concerto.
Nato a Minneapolis il musicista ha pubblicato nel 2015 gli ultimi due album della sua carriera, HITNRUN Phase One e Two. Nella sua carriera ha vinto sette Grammy. Di recente aveva annunciato la sua autobiografia “non convenzionale”, programmata nel 2017.
Nel corso di quasi quattro decenni, Prince è diventato un icona per la sua arte e per il suo personaggi. In pochi hanno saputo definire e ridefinire pop, rock, R&B, funk, soul e quasi ogni altro genere musicale immaginabile come Prince, che debuttò con il suo primo album nel 1978.
Ha incarnato l’ambiguità, presentandosi come un demone androgino nelle sue fotografie e nei suoi testi, sfidando gli ideali musicali più conservativi con i suoi primi album, come 1999, Purple Rain e Sign ‘O’ the Times.
Dotato di una forza singolare, le sue performance sono diventate leggendarie. Ha prodotto e scritto quasi tutte le sue canzoni all’inizio della sua carriera per continuare a costruire un impero musicale nella sua casa vicino a Minneapolis. Quattro dei suoi album sono arrivati in vetta alla Billboard 200 e la RIAA ha certificato 20 LP con dischi d’oro, di platino e multiplatino.
Nel punto più alto della sua carriera, all’inizio degli anni Ottanta, Prince iniziò una carriera come attore. Partecipò al blockbuster del 1984, Purple Rain, per poi apparire nel 1986 in Under the Cherry Moon e nel 1990 in Graffiti Bridge, dirigendo questi ultimi due.
È stato un iconoclasta. Si è scagliato contro l’industria musicale, cambiando il suo nome in un simbolo illeggibile come protesta contro il suo contratto discografico e ha rifiutato per lungo tempo ogni forma di streaming on-line. Ha distribuito album a chi partecipava ai suoi concerti assieme ai biglietti, quando era ancora un concetto innovativo. Oltre a pianificare tour di volta in volta, chiamandoli “hit and run”.
Prince ha vinto diversi premi nella sua carriera. Il primo traguardo è stato il Grammy per l’album Purple Rain del 1984; lo stesso anno, vinse anche un Grammy per aver scritto I Feel for You, resa famosa da Chaka Khan. L’anno successivo vinse un Oscar per la colonna sonora di Purple Rain. Nel 1986 vinse un altro Grammy per Kiss, e altri due nel 2004 per Musicology e Call My Name, entrambe estratte dal suo album, Musicology. Nel 2007 ne vinse un altro per Future Baby Mama, dal suo LP Planet Earth. Ha vinto anche diversi MTV Music Video Awards a metà degli anni Ottanta, oltre a un Golden Globe per The Song of the Heart, dalla colonna sonora di Happy Feet.
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