Cassandra Ventura, nome d’arte di Cassie, ha fatto causa a Sean Combs, noto come Diddy e Puff Daddy. Il rapper, col quale ha avuto una lunga relazione, l’avrebbe stuprata e le avrebbe inflitto abusi fisici per un decennio, da quando lei aveva 19 anni. Ventura lo accusa inoltre di averla picchiata e costretta a fare sesso con prostituti, filmando il tutto e intanto masturbandosi. Una volta, nel 2018, si sarebbe introdotto con la forza a casa di lei, per poi violentarla.
La causa è stata depositata ieri a New York. Dovranno difendersi dalle accuse anche l’etichetta di Combs, la Bad Boy Entertainment, Epic Records, la Combs Enterprises, LLC e altri, aziende di cui Ventura è stata dipendente dal 2006 al 2019. Si parla di aggressione sessuale, traffico di esseri umani, molestie sessuali, percosse, violenza di genere. La donna chiede a titolo di risarcimento una somma di denaro non specificata.
«Dopo anni di buio e silenzio, sono finalmente pronta a raccontare la mia storia e a prendere parola a nome mio e a beneficio di altre donne che subiscono violenza e abusi nelle loro relazioni», ha dichiarato Ventura. Ha fatto causa solo ora perché secondo la legge di New York stanno per scadere i termini di presentazione delle denunce e si è presentata quindi «l’opportunità per parlare del trauma vissuto e dal quale non mi riprenderò mai più».
Tramite il suo avvocato, Combs nega ogni addebito e definisce le accuse offensive e oltraggiose. «Negli ultimi sei mesi, a Combs sono stati chiesti ripetutamente 30 milioni di dollari da parte della signora Ventura», la quale minacciava di scrivere un libro sulla loro relazione, proposta «che è stata respinta in quanto palese ricatto». Ventura ha presentato una causa «piena di bugie infondate e oltraggiose, con l’obiettivo di infangare la reputazione di Combs e ottenerne un guadagno».