Secondo Morrissey, Johnny Marr avrebbe bloccato quattro nuove pubblicazioni degli Smiths | Rolling Stone Italia
Smiths not ok

Secondo Morrissey, Johnny Marr avrebbe bloccato quattro nuove pubblicazioni degli Smiths

Il chitarrista si sarebbe opposto all’uscita per il quarantennale di un greatest hits, di un box set dell’album di debutto e di due singoli

Secondo Morrissey, Johnny Marr avrebbe bloccato quattro nuove pubblicazioni degli Smiths

Morrissey e Johnny Marr ai tempi degli Smiths

Foto: Brian Rasic/Getty Images

Dopo la reunion, le ristampe. In un post pubblicato sul suo sito ufficiale, Morrissey afferma che Johnny Marr avrebbe in buona sostanza fermato i piani per celebrare con alcuni dischi antologici il quarantennale dell’album di debutto degli Smiths, che uscì nel 1984 (l’anno prima avevano pubblicato il singolo Hand in Glove).

Stando a Morrissey, che ne scrive in un post intitolato “Smiths not ok”, era stato proposto al gruppo di pubblicare un greatest hits intitolato Smiths Rule Ok! e di rieditare il singolo Hand in Glove. La pubblicazione «è stata bloccata da J. Marr».

Le uscite, di cui Morrissey pubblica le copertine a cui è abbinato un copyright datato 2022, erano state previste dalla Warner Records per il 2024 «assieme a un box set deluxe del primo album per celebrarne il 40esimo anniversario». Era previsto anche un nuovo 7 pollici del secondo singolo This Charming Man.

La Warner, si legge nel sito del cantante, «ha chiesto a Morrissey e Darren Evans di mettere assieme gli artwork di tutte e quattro le uscite, che sono tutte subito respinte e bloccate da J. Marr». Il chitarrista, che il 20 settembre pubblicherà una nuova versione di Boomslang, non ha commentato.

A fine agosto, Morrissey ha detto che nel giugno 2024 è stata fatta una offerta economicamente generosa agli Smiths per preparare un tour di reunion per il 2025, proprio come gli Oasis: «Morrissey ha detto sì, Marr ha ignorato l’offerta».

In una recente intervista col Telegraph, il cantante ha parlato della mancata pubblicazione dell’album solista Bonfire of Teenagers, pronto da un paio d’anni e bloccato secondo lui per il testo della title track incentrato sulla strage del maggio 2017 al concerto di Ariana Grande a Manchester. «In Inghilterra gli artisti sono tenuti in ostaggio da gente che si oppone a qualunque opinione alternativa»

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