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Simone Cristicchi: «Amadeus rifiutò il pezzo, ma lo ringrazio, nei suoi Festival mi sarei sentito a disagio»

In un'intervista rilasciata al 'Corriere', il cantautore ha rivelato di aver scritto 'Quando sarai piccola' 5 anni fa e di averla mandato anche ad Ama, che però non l'ha selezionata: «Nessuna rabbia, sono fatalista e credo che siano le canzoni a decidere quando sono pronte per gli altri»

Foto: Giorgio Amendola

«L’avevo proposta anche ad Amadeus». In un’intervista rilasciata al Corriere, Simone Cristicchi ha rivelato di aver mandato il suo pezzo, Quando sarai piccola, al precedente direttore artistico, che però non l’aveva selezionato. «Nessuna rabbia, sono fatalista e credo che siano le canzoni a decidere quando sono pronte per gli altri», commenta, non risparmiando però una sorta di frecciatina. «Anzi, ringrazio Amadeus per non averla scelta: nei suoi Festival sarei stato a disagio e fuori luogo».

Sulla genesi della canzone che parla della malattia della madre, colpita da un’emorragia cerebrale, ha spiegato: «L’ho scritta 5 anni fa e racconta il mio vissuto. È cambiata nel tempo. Nella prima stesura non c’era il passaggio sulla rabbia che c’è nello special perché nella mia esperienza personale quel momento è arrivata dopo e ho voluto dare risalto anche alla mia parte ferita». E ancora «il testo è stato cesellato […] Con questa canzone però volevo raccontare più che le connotazioni medico patologiche dell’Alzheimer, il ciclo di vita di un’esperienza personale. Ho cercato l’universalità: “Io ti aiuterò” è anche uno sguardo al futuro». La reazione della madre Luciana? «Mamma non si esprime bene con le parole… Urlava e in quei suoni meravigliosi, anche se non ho potuto comprendere il senso delle parole, ho sentito gioia».

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