«Spero tu faccia la fine di tuo padre»: Jaime Bennington pubblica le minacce dei sedicenti fan dei Linkin Park | Rolling Stone Italia
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«Spero tu faccia la fine di tuo padre»: Jaime Bennington pubblica le minacce dei sedicenti fan dei Linkin Park

«Ho chiesto ai musicisti della band e al loro manager di intervenire per correggere il comportamento dei fan più aggressivi e radicalizzati»

«Spero tu faccia la fine di tuo padre»: Jaime Bennington pubblica le minacce dei sedicenti fan dei Linkin Park

Chester Bennington sul palco degli I-Days di Monza, l'ultimo concerto dei Linkin Park in Italia

Foto: Kimberley Ross

La presa di posizione di Jaime, il figlio di Chester Bennington contro Mike Shinoda e i “nuovi” Linkin Park non è passata inosservata. «Hai tradito i fan», ha scritto Jaime rivolto a Shinoda. «La gente non fatica ad accettare l’idea che i Linkin Park si reinventino. Fatica ad accettare il fatto che tu abbia ingaggiato la tua vecchia amica Emily Armstrong pur conoscendo la sua storia in Scientology».

In una nuova serie di storie di Instagram, Jaime Bennington ha diffuso un paio di messaggi violenti arrivati da sedicenti fan della band, da «prego che tu faccia la fine di tuo padre, piccolo bastardo schifoso» a «ti vengo a prendere ai concerti».

Li ha accompagnati da alcuni commenti. «Ho chiesto ai membri dei Linkin Park, agli account social a loro affiliati e al management di intervenire per correggere il comportamento dei fan più aggressivi (e radicalizzati). Alcuni chiamano sé stessi “soldati”».

«Intendo andare al loro concerto e ho avvisato la band e il management. Ho chiesto una risposta formale sul fatto che mi vogliano o meno al concerto. Ho spiegato che voglio andare a vederli per chiudere la faccenda e per osservare. Vengo in pace. Sono stato ignorato. Se al concerto dovesse succedere qualcosa a me o alla mia partner la colpa sarebbe dei Linkin Park».

In un video, Bennington afferma, «e potrebbe essere vero oppure falso», che qualcuno avrebbe speso 4000 dollari per organizzare il suo pestaggio al concerto «a nome di Emily e amici».