Una playlist ispirata dal nostro codice genetico pronta da ascoltare. Questo il risultato dell’accordo siglato tra Spotify e Ancestry – una rete di siti dove si può ricostruire la propria storia familiare online. Una volta inseriti i dati nel sito, Spotify utilizzerà le varie regioni geografiche “scritte” nel nostro codice genetico per costruire una playlist.
La procedura è questa: dopo una registrazione a pagamento sul portale di Ancestry, è possibile tracciare il proprio albero genealogico, per poi trasferire i dati a Spotify, che genererà la playlist. Come fa notare Spin, però, l’operazione ha un costo, cioè la cessione di diritti parziali sul DNA ad Ancestry.