Avrebbe appena 15 anni il ragazzo fermato dalle autorità, secondo alcuni testimoni responsabile per aver spruzzato lo spray urticante dentro la discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, provocando il panico che è costato la vita a 5 adolescenti tra i 14 e i 16 anni e a una donna di 39 anni che si trovava sul posto insieme alla figlia di 11.
Il ragazzo attualmente si trova in stato di fermo per droga: gli agenti, infatti, avrebbero trovato in casa del 15enne eroina, cocaina e contanti. Ad accusarlo di quanto accaduto nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, per il momento, ci sono solamente i resoconti dei presenti dato che non ci sarebbero né video né immagini in cui compare il ragazzo, per cui il suo nome non è ancora iscritto nel fascicolo aperto dalla procura dei minori per omicidio preterintenzionale. Inoltre non è del tutto certo nemmeno che sia davvero stato usato lo spray urticante.
Il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza ieri ha infatti ribadito che “quella dello spray non è l’unica pista da seguire” dato che alcuni presenti hanno parlato di “un fumogeno” mentre non è da mettere da parte la possibilità che “l’odore acre” avvertito dai testimoni sia da collegarsi a un malfunzionamento nell’impianto che diffonde il fumo bianco, usato in tante discoteche per creare l’effetto nebbia. Verrà fatta chiarezza sull’accaduto solo quando saranno completati tutti gli accertamenti, in particolare sulla bomboletta spray ritrovata all’interno del locale, ma il minorenne verrà comunque interrogato nelle prossime ore.
Tuttavia gli investigatori stanno lavorando anche sull’altra pista, quella che riguarda la sicurezza della discoteca e il numero di persone presenti; pista che coinvolge i titolari della società che gestisce il locale, attualmente iscritti nel registro degli indagati. Infatti, stando ai primi riscontri, i biglietti venduti per la serata con Sfera Ebbasta sarebbero stati 600, circa 500 quelli staccati, mentre la capienza della sala da concerto sarebbe di 459 persone. Inoltre, molti ragazzi avrebbero raccontato agli agenti di essere entrati senza biglietto. Secondo il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, che ha concesso le autorizzazioni, “il locale era a norma” e aveva ricevuto l’autorizzazione “dopo una serie d’interventi per migliorare l’impiantistica di sicurezza“. “Vedremo se la struttura era a norma”, ha aggiunto il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza. “A livello di autorizzazioni i primi accertamenti hanno acclarato la regolarità. Sulla struttura invece ci sarà da indagare, è tutto lì il fulcro dell’indagine”.
Nel frattempo ha ricominciato a respirare autonomamente una 15enne ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale di Torrette di Ancona dopo essere stata travolta dalla calca del Lanterna Blu. Come gli altri sei pazienti ricoverati, la ragazza sarebbe in condizioni stabili anche se critiche e sarà tenuta sotto osservazione per valutare miglioramenti.