A novembre durante la Milano Music Week Carlo Conti ha annunciato varie novità relative a Sanremo 2025. Due in particolare riguardano la competizione del venerdì, quella dedicata tradizionalmente a cover e duetti. Farà storia a parte, darà cioè origine a un vincitore della serata, ma a differenza degli anni precedenti il risultato del voto delle tre giurie sarà ininfluente ai fini della vittoria finale del festival. Un grande cover non permetterà cioè a una canzone inedita così così di piazzarsi meglio in classifica. «I cantanti» ha detto Conti «potranno vivere con più leggerezza quella serata perché non andrà a influenzare il percorso».
Inoltre, per la prima volta sarà possibile organizzare duetti tra i cantanti in competizione, mentre in passato l’ospite era sempre fuori gara. Con almeno due obiettivi: creare incroci interessanti per il pubblico televisivo e accorciare la durata di una serata che si prevede piuttosto lunga con 30 big in gara, gli ospiti e la finale della categoria delle nuove proposte. Altro obiettivo non detto potrebbe essere il contenimento dei costi a carico delle case discografiche, che non devono più ospitare l’artista protagonista del feat che in passato era spesso più popolare e quindi più esigente del concorrente con cui duettava e a cui prestava la propria notorietà.
A quanto pare, però, quest’ultima strada non sarà seguita da molti cantanti. Entrambi gli interpreti devono avere la percezione di collaborare con un proprio pari e di non perdere qualcosa nel duetto. Devono accordarsi su pezzo adatto a entrambe le voci e a entrambi gli stili. Devono incastrarsi esigenze di tipo discografico e commerciale, oltre a eventuali veti incrociati. Col risultato che è possibile che i pochi duetti tra concorrenti che si potranno ascoltare saranno già sperimentati in passato o comunque non sorprendenti.
Tra le voci che girano, dopo l’indiscrezione di Gabriele Parpiglia, la più insistente è che Fedez, in gara con una canzone in cui la depressione è incarnata da una donna, stia provando Bella stronza con Marco Masini. Il quale ha detto che l’idea effettivamente c’è, ma prima di dire sì deve capire come sarà interpretata la canzone.
Nel podcast Pezzi si è parlato dell’esibizione di Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino, Adnkronos ha scritto di un duetto tra Tony Effe e Noemi sulle note di Tutto il resto è noia di Franco Califano, davidemaggio.it ha indicato i tre del Volo come ospiti di Clara. Si dice che il ligure Bresh potrebbe riportare al festival Cristiano De André e che Rkomi duetterà con Niccolò Fabi, ma quest’ultima voce è stata smentita. Qualcuno ha tirato in ballo Mahmood, che però sarà co-conduttore di quella stessa serata con Geppi Cucciari.
Gli autori delle canzoni potrebbero unirsi a chi le canta. È il caso ad esempio di Amara co-autrice (e compagna) di Simone Cristicchi. Non sarebbe male vedere Blanco tornare sul luogo del delitto magari con Giorgia. La sua è una delle tre canzoni di cui Blanco è co-autore con Michelangelo, ha già duettato con Mina, ci sta. L’unico ospite internazionale di cui si è fatto il nome finora è Toquinho con Gaia, magari con Acquarello, hit anni ’80 in Italia.
Il duetto più curioso fra quelli di cui si parla è Lucio Corsi con Topo Gigio, che peraltro tre anni fa ha cantato la sanremese Brividi con Valerio Lundini a Una pezza. Si tratta di rumors. Chi vivrà canterà.