Dopo le polemiche per l’esclusione dell’album del Piotta dalla cinquina di candidati nella categoria degli album dialettali, si sono svolte le votazioni che hanno decretato i vincitori delle Targhe Tenco 2024.
Com 62 voti, il migliore album in assoluto è È inutile parlare d’amore di Paolo Benvegnù (a questo link la nostra intervista), che ha battuto Vasco Brondi (50 voti), Calcutta (45), Daniele Silvestri (44) e La Crus e (35).
Il miglior album dialetto o lingua minoritaria parlata in Italia è Assamanù di Setak (74 voti). Nella cinquina c’erano anche Davide Van De Sfroos (53), Eleonora Bordonaro (47), Massimo Silverio (33) e Mesudì (9).
Migliore album opera prima è Curami l’anima di Elisa Ridolfi, che ha preso 64 voti, più di Lamante (54), Marta Del Grandi (50), Andrea Satta (43), Coanda (6).
Il migliore album di interprete è invece Hasta Siempre Mercedes di Simona Molinari (60 voti), che ha battuto i dischi di Perturbazione (56), Joe Barbieri (39), Chiara Raggi e Giovanna Famulari (31), Agnese Valle (29) e Alberto Patrucco (19).
La migliore canzone singola, il cui premio va agli autori, è con 83 preferenze La mia terra di Diodato. Ha battuto L’oceano di Paolo Benvegnù feat Brunori Sas (59), L’uomo nel lampo di Paolo Jannacci e Stefano Massini (40), La promessa della felicità di Federico Sirianni (31) e La fioraia di Agnese Valle (17).
Infine, il migliore album a progetto è Sarò Franco – Canzoni inedite di Califano . Ha preso 63 voti. Seguono 17 fili rossi + 1 – Ricordando Piazza Fontana (48), Parole liberate vol. 2 (39), Shahida – Tracce di libertà (37), Stagioni Tributo ai Massimo Volume (30).
Votate da una giuria di circa 300 giornalisti e non solo, le Targhe verranno consegnate durante il Premio Tenco 2024 che si terrà il 17, 18 e 19 ottobre all’Ariston di Sanremo. In quell’occasione verranno assegnati anche il Premio Tenco alla carriera, quello all’operatore culturale e il Premio Yorum, in collaborazione con Amnesty International, per chi lotta per i diritti umani e la libertà d’espressione.