Taylor Swift e i due autori che l’accusavano d’aver copiato alcuni passaggi di Shake It Off da una loro canzone hanno chiesto di archiviare la causa. La richiesta è stata accolta dal giudice Michael Fitzgerald che ieri ha archiviato l’accusa senza possibilità di appello. Una bella notizia per la popstar, che compie oggi 33 anni.
Non è dato sapere se e quale tipo di accordo sia stato raggiunto tra Swift e i suoi accusatori dopo cinque anni di battaglia legale.
Sean Hall e Nathan Butler accusavano Swift e i co-autori di Shake It Off, la hit tratta da 1989, di avere copiato le frasi “hater’s gonna hate” e “player’s gonna play” dalla canzone del 2001 Playas Gon’ Play interpretata dalle 3LW.
Secondo i difensori di Swift, si tratta di frasi di uso comune e non possono essere quindi coperte da copyright. La causa era stata respinta nel 2018 e riaperta l’anno dopo. L’anno scorso il giudice Fitzgerald aveva deciso che se ne sarebbe discusso in tribunale a gennaio 2023, rigettando in settembre l’ultimo tentativo dei legali di Swift di far archiviare la causa.
In un documento relativo al procedimento legale, Swift aveva spiegato che quando ha scritto il testo di Shake It Off, «ho attinto in parte alle mie esperienze personali e, in particolare, all’incessante scrutinio pubblico della mia vita privata, al clickbaiting, alla manipolazione del pubblico e ad altre forme di critiche negative che ho imparato a scrollarmi di dosso per concentrarmi sulla musica. Prima di scrivere Shake It Off, avevo sentito più volte usare le frasi “players gonna play” e “haters gonna hate” per esprimere l’idea che bisogna scrollarsi di dosso la negatività».
Ricordando che l’accusa di plagio era relativa al testo e non alla musica, ecco le due canzoni.