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“Te lo do io l’Ics Factor”: Cristiano Godano vi svela i segreti del mestiere

Ogni mese, un musicista arrivato ci racconta i suoi trucchi. Iniziamo con la voce dei Marlene Kuntz. Che ci dice: «Le canzoni sono tutte un gioco»
Marlene Kuntz - Cristiano Godano

Un tempo ogni canzone era l’esito di una piacevolmente mostruosa avventura nei territori del quasi ignoto: al di là dei modelli di riferimento si provava per davvero a non essere prevedibili, e per ottenere questo obiettivo ci perdevamo in miriadi di dettagli, tanto esaltanti quanto sfiancanti.

Non c’era metodo e non c’erano confronti di alcun tipo con altre realtà musicali: l’isolamento cuneese ci costringeva a continuare su una strada solipsistica, in assenza di trucchi e malizie, quelle che puoi imparare quando ti “contamini” con altri tuoi colleghi frequentandoli.

Ora, nonostante l’isolamento cuneese permanga, il metodo è arrivato per via dell’esperienza. Sappiamo dunque dove vogliamo portare un pezzo, sappiamo giudicarlo mentre lo creiamo, sappiamo gestire i suoni che desideriamo, sappiamo se vogliamo perseguire una forma canonica o uscire dai confini delle regole. Con i testi so gestirmi con consapevolezza e ho imparato una cosa fantastica: che la creazione di un testo ha molto a che fare con il gioco.

Anche quando il lirismo è predominante, ovvero anche quando il tema trattato è delicato, sentimentale, drammatico, cupo, elegiaco, a dare ordine convincente alle parole (forma e sostanza) c’è di mezzo il gioco. Che, se gestito bene, non fa venir meno in nulla le componenti dette, dando l’impressione al lettore/ascoltatore che il tutto sgorghi spontaneamente dagli affetti più intimi dell’autore. E per poter giocare con le parole bisogna averne lette tante nella vita. Nei libri.

Il testo di “Sotto la luna”, una delle canzoni dell’ultimo album “Pansonica”, scritto a mano da Cristiano Godano

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre di Rolling Stone

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