I Low Anthem arrivano da Providence, Rhode Island, dove nel 2006 hanno iniziato a suonare il loro folk tradizionale ma ricco di influenze affascinanti. I primi album erano piuttosto canonici, folk duro e puro suonato con grazia e attenzione. Poi, dopo cinque anni di pausa, è arrivato Eyeland.
Il disco del 2016 è un trionfo di sperimentazioni sfrenate incastonate sulla scrittura solida di Ben Knox Miller. Eyeland è un concept album sulla perdita dell’innocenza, ed è arrivato addirittura a teatro in una versione ancora più delirante e inclassificabile. L’evoluzione del sound del gruppo non ha convinto proprio tutti, ma Eyeland rimane senz’altro uno dei dischi folk più interessanti dello scorso anno.
Oggi vi proponiamo in esclusiva una performance registrata a Friburgo. «C’è una specie di libertà astratta nei suoni», dicono. «Persino quelli più banali ti trasporteranno da qualche parte. I rumori del traffico, il suono di una macchina per il caffè. C’è qualcosa di davvero astratto quando non usi il tuo senso primario, la vista, e hai questi suoni. Se hai solo il suono la tua immaginazione può creare qualsiasi tipo di immagine».
Il video è disponibile, come sempre, in cima all’articolo. Buona visione.