Thom Yorke ha lasciato il palco di un concerto solista che stava tenendo a Melbourne dopo aver ricevuto i fischi di un manifestante pro-Palestina. È successo nella serata di oggi (su fuso orario australiano).
In un video si sentono urla non chiare, che citano numeri (presumibilmente quelli delle vittime del conflitto tra Israele e Hamas), lanciano imprecazioni e scandiscono la parola “children”, bambini.
Tra le proteste del pubblico, Yorke ha risposto invitando il contestatore sul palco al posto suo: «Non startene lì come un codardo, vieni qui a dirmelo. Vuoi rovinare la serata di tutti? Ok, accomodati. Ci vediamo dopo». Ha poi lasciato il palco, per ricomparire dopo un po’ di tempo ed eseguire l’ultimo brano del set, Karma Police.
Nel 2017 i Radiohead erano stati criticati, tra gli altri anche da Roger Waters, per avere suonato a Tel Aviv. Jonny Greenwood ci è tornato a maggio 2024 con Dudu Tassa, polistrumentista israeliano col quale ha inciso l’album Jarak Qaribak, finendo nel mirino di BDS, il movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele. Il chitarrista ha risposto dicendo che «mettere a tacere gli artisti israeliani perché sono nati ebrei in Israele non sembra un modo per raggiungere un’intesa tra le due parti di un conflitto apparentemente senza fine». Greenwood è sposato con Sharona Katan, artista israeliana la cui famiglia ha perso nel conflitto con Hamas un nipote impegnato nell’esercito israeliano e che non manca sul suo profilo Twitter di puntare il dito contro le atrocità commesse da Hamas.