Ospite dell’ultima puntata di Beats 1, la trasmissione di Zane Lowe per Apple Music, Thom Yorke ha svelato qualcosa in più sul suo nuovo album ANIMA e su come si approccia alla scrittura dei brani dei Radiohead. «Quando giro attorno a un’idea, non saprei bene come spiegarmi… è come quando un bambino gioca con i LEGO», ha detto. «Una volta suonavo una manciata di accordi e provavo a cantarci sopra. Poi inviavo il materiale ai ragazzi e loro trovavano dei passaggi su cui lavorare tutti insieme. È solo a quel punto che mi sento “autorizzato” a lavorare sul pezzo in un modo diverso, a prendere in mano il microfono».
Per Thom Yorke scrivere con i Radiohead è come stare in «uno spazio sicuro. Quello che devo fare, sia con i ragazzi che da solo, è creare uno spazio di sicurezza in cui essere creativi, liberi di sperimentare e di essere quello che vogliamo». Per quanto riguarda ANIMA, invece, Yorke ha detto che tutto è partito dal concetto di “anti-musica”. «Avevamo il materiale per le mani da anni, e lavorarci è stato divertente. È stato veloce e semplice. Pensare “Non voglio scrivere canzoni, voglio fare rumore” è stato terapeutico, mi sono immerso nella vecchia musique concrète ed è stato fantastico».
Nel corso dell’intervista, inoltre, il frontman ha anche raccontato del blocco dello scrittore in cui si è ritrovato dopo OK Computer. «Suonavamo le stesse canzoni da anni, mi esibivo in posti giganteschi ma non credevo di potercela fare. Mi sentivo restringere mentalmente e fisicamente».