Mentre le altre etichette discografiche continuano a corteggiare gli autori per comprare i diritti sulle loro hit, BMG ha acquistato uno dei cataloghi più straordinari della storia del pop. È quello di Tina Turner, che l’ha venduto all’azienda gestita da Hartwig Masuch.
L’accordo copre i diritti d’autore, quelli connessi e anche i diritti d’immagine. BMG non ha diffuso i dettagli economici, ma la definisce come l’acquisizione più grande della storia dell’azienda. «Sappiamo tutti che il lavoro di Tina è iconico», ha detto il CEO Masuch. «Anche se negli ultimi anni, grazie a musical e documentari, la sua carriera ha raggiunto dimensioni straordinarie, c’è ancora tanto potenziale da sfruttare».
Masuch ha una relazione personale con Turner e suo marito, e le discussioni sulla vendita del catalogo sono andate avanti per circa un anno. La trattativa vera e propria, invece, è partita tre mesi fa, quando il team di Turner si è detto disposto a raggiungere un accordo. Al momento, Warner Music resterà l’etichetta discografica della cantante, e dovrà collaborare con BMG.
Dopo aver raggiunto il successo insieme all’ex marito Ike Turner, Tina Turner è diventata una delle artiste più vendute di tutti i tempi, firmando hit come What’s Love Got to Do With It, The Best e Typical Male. Si è ritirata nel 2009, ma di recente la sua musica è tornata d’attualità grazie alla Rock & Roll Hall of Fame, un documentario di HBO e il musical Tina, che tornerà in scena a Broadway dopo la pausa dovuta alla pandemia.
L’obiettivo dell’acquisizione di BMG è portare quella musica alle nuove generazioni grazie allo streaming e i social media. «Questo non è più un mercato monodimensionale», dice Masuch. «Con Tina e Warner vogliamo arrivare a un pubblico nuovo. Qual è la strategia per YouTube e TikTok? Bisogna andare oltre, non posiamo limitarci a pubblicare un best-of ogni quattro anni».
«Come per ogni artista, proteggere il lavoro di una vita e la mia eredità musicale è una faccenda personale», ha detto Tina Turner in un comunicato. «Sono sicura che con Warner Music e BMG il mio lavoro sarà nelle mani di professionisti affidabili».
Nel corso degli ultimi anni la compravendita dei cataloghi degli artisti è diventata sempre più frequente. Aziende come Hipgnosis Songs Fund e Primary Wave hanno acquistato i diritti delle canzoni di artisti giganteschi a cifre sempre più incredibili: è successo con Stevie Nicks, Paul Simon e Bob Dylan, che hanno venduto i loro cataloghi per centinaia di milioni di dollari.
Il caso di Tina Turner, però, è diverso. L’accordo con BMG non si limita ai diritti sulle canzoni, ma copre anche i diritti d’immagine e quelli sul suo brand, un po’ com’era già successo con i Beach Boys e Iconic Artist Group. Secondo Masuch, in futuro vedremo sempre più accordi di questo tipo. Alcuni saranno sempre opera di BMG, che avrebbe in cantiere più di un’acquisizione di questo livello.