Tony Iommi dei Black Sabbath non riesce a farsi ridare la sua chitarra preferita dall’Hard Rock Cafe | Rolling Stone Italia
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Tony Iommi dei Black Sabbath non riesce a farsi ridare la sua chitarra preferita dall’Hard Rock Cafe

Il musicista l'aveva venduta al franchising con un'opzione per poterla ricomprare allo stesso prezzo. Ma l'azienda sostiene di non saper nulla di questo accordo

Tony Iommi dei Black Sabbath non riesce a farsi ridare la sua chitarra preferita dall’Hard Rock Cafe

Tony Iommi

Foto di Frazer Harrison/Getty Images for ABA

Tony Iommi ha raccontato che l’Hard Rock Cafe non vuole ridargli la sua chitarra preferita, una Gibson SG Monkey con la quale ha registrato «tutti i primi quattro o cinque dischi» dei Black Sabbath.

«La persona che si occupava della memorabilia dell’Hard Rock è venuto a casa mia, ha comprato qualcosa e si è preso la mia Monkey SG, una chitarra a cui tengo particolarmente, perché non volevo portarmela in tour con il rischio di rovinarla». Continua Iommi: «Così lui si è offerto di comprarla e mi è sembrata una buona idea: sarebbe stata mostrata alle persone e tenuta al sicuro invece di restare nella sua custodia da me». Aggiungendo: «Ma l’accordo era che se mai l’avessi voluto indietro, l’avrei potuta ricomprare allo stesso prezzo con cui l’avevo venduto. Mi sembrava giusto, era un buon affare».

Il problema però è sorto quando la persona con cui Iommi aveva chiuso questo contratto è venuta a mancare, così come i documenti dell’affare: «Abbiamo provato a sentire l’Hard Rock Cafe ma dicono di non sapere niente di questo accordo». L’Hard Rock inoltre ha commissionato la produzione di una cinquantina di repliche del modello nel 2020.

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