Nel novembre di due anni fa 10 persone sono morte e altre 25 sono finite in ospedale a causa della calca creatasi sotto il palco del festival Astroworld di Travis Scott a Houston, Texas. Quella sera, Scott ha continuato a esibirsi anche dopo essersi accorto che un fan era svenuto. Ne sono nate centinaia di cause, anche se il rapper non dovrà difendersi da accuse penali per quanto accaduto. In una nuova intervista rilasciata a GQ, Scott ha parlato dell’orrore di quel giorno. È la prima volta che lo fa dal dicembre 2021.
«Ero totalmente sconvolto», ha detto Scott. «Ci penso di continuo. Quei fan erano la mia famiglia. Voglio tutto il bene possibile ai miei fan. Mi dispiace per loro e per le loro famiglie». E poi: «È stato un momento devastante per le famiglie e per la città».
Nel frattempo, Scott ha pubblicato l’album Utopia e ha tenuto decine di concerti in tutto il mondo, ma il ricordo di quanto accaduto all’Astroworld ha continuato a perseguitarlo. «Tornare alla musica, lavorarci su, dedicarsi ad essa è stato terapeutico, mi ha permesso di incanalare un po’ di energie nella produzione e nei suoni».
Nell’intervista, il rapper parla anche di My Eyes, il pezzo di Utopia che contiene dei riferimenti alla tragedia del 2021: “Vedo un mare di persone, se solo sapessero cosa farebbe Scotty per saltare giù dal palco e salvare un bambino”. Scott spera che la canzone lo renda più umano agli occhi di chi lo ha criticato, aggiungendo che vuole che «sappiano che anch’io soffro» e che «oggi giorno voglio trovare un cambiamento positivo nelle cose, migliorarle, migliorare me stesso. Vivo le cose come chiunque altro».
Scott ha continuato a fare concerti per grandi folle tra cui quello al Circo Massimo di Roma, dopo lo show cancellato in Egitto, ma quello a Houston, che avrebbe segnato il ritorno in città dopo il disastro dell’Astroworld, non si è mai tenuto.
A luglio la polizia di Houston ha pubblicato un rapporto di 1266 pagine sull’Astroworld contenente dichiarazioni di Scott, che si è detto inconsapevole di quanto stava accadendo sotto il palco, e di Drake, che era al festival e ha spiegato quanto è difficile sentire il pubblico coi monitor auricolari. Alcune vittime hanno intentato cause contro Scott, Live Nation e altri organizzatori dell’evento.
A settembre, Scott ha fatto una deposizione di otto ore in relazione alle cause che gli sono state fatte. Pochi giorni fa, anche Drake ha fatto la propria deposizione. Il processo relativo a queste cause partirà il 6 maggio 2024.
Da Rolling Stone US.